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Credits to NASA

La Nasa ha progettato il modello di una base su Marte, includendo anche una Playstation con cui giocare e, magari, competere.

Il 17 aprile è stato da molti definito come una data storica per l’esplorazione spaziale. Il lancio di Starship della SpaceX rappresenta infatti il più potente razzo mai costruito dall’uomo per volare nello spazio. Si tratta di un semplice test che, per stessa ammissione di Elon Musk ceo dell’azienda, ha più o meno il 50% di probabilità che tutto vada bene. Che non è molto ma sarà necessario per ottenere tutte le indicazioni per comprendere cosa va migliorato. Obbiettivo, Marte, il pianeta rosso dove potremmo presto trovare anche una Playstation.

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Simulazione di lavoro fra tre robot su Marte (Credits to NASA)

Gli esports su Marte

La Nasa, oltre a continuare a ricevere e analizzare le immagini e i video delle varie sonde presenti sul quarto pianeta del Sistema Solare, prosegue nell’obiettivo di arrivare prima o poi concretamente su Marte, idealmente nel 2030. Per iniziare ad abituare i futuri astronauti l’agenzia spaziale statunitense ha realizzato la simulazione di un habitat marziano. Di fatto è una riproduzione fedele in scala 1:1 di come potrebbe essere un modulo abitativo su Marte, in questo momento presente sulla Terra all’interno del Johnson Space Center di Houston.

La particolarità è che non sembra un ambiente minimal e povero ma cerca di riprodurre invece un collegamento diretto con quelle che sono le abitudini terrestri quotidiane. Videogiochi inclusi: all’interno del modulo sono infatti presenti una Playstation Ps4 Slim e uno Snes Mini, utili per passare del tempo divertendosi e magari anche in tornei amichevoli tra astronauti. Oltre alle console la Nasa ha pensato di introdurre giochi da tavolo: nelle varie foto postate sui social si possono notare Monopoly e Catan.

Un anno di vita marziana

Questo della Nasa è un esperimento a tutti gli effetti. Un gruppo di volontari soggiornerà in questo edificio, chiamato Dune Alpha, per un anno: quattro stanza, due bagni in comune, una serra e un laboratorio medico. Per gli scienziati dell’agenzia spaziale sarà fondamentale per capire come l’uomo può abituarsi a un certo stile di vita, considerando che in futuro dovremo farlo a milioni di chilometri di distanza.

I volontari avranno l’obbligo di coltivare piante e verdure da cui ricavare il cibo, dovranno fare esercizio fisico e condurre persino esperimenti scientifici, oltre a uscite programmate all’aperto per simulare escursioni sul pianeta rosso. L’esperimento inizierà questa estate e coinvolgerà almeno inizialmente solo quattro individui scelti tra i numerosi volontari che hanno inviato la propria candidatura.