Il 42% degli hardcore gamer in Italia è di sesso femminile.

Lo rivela la ricerca Hardcore Gamers ed Esports fan in Italia, condotta da YouGame per conto dell’Osservatorio Italiano Esports. L’indagine è stata divulgata nel corso della terza edizione di EspoGame, evento dedicato a Esports, gaming e web3 che si è tenuto a Rimini nel mese di marzo.

Sono considerati hardcore gamer coloro che giocano almeno 21 ore alla settimana ai videogame competitivi. Gli hardcore gamer in Italia sono equamente distribuiti nelle diverse fasce d’età. La più rappresentata risulta essere quella tra i 25 e i 34 anni, con il 26% delle persone.

Tutti coloro che invece dedicano meno di tre ore al giorno ai videogame su pc o console sono classificati come esports fan. In questa seconda categoria la percentuale femminile scende: 70% sono uomini e 30% donne. Quasi il 50% è nella fascia d’età 25-44 anni, con Campania e Sicilia come regioni più rappresentate.

Sia gli hardcore gamer che gli esports fan sono proiettati verso l’utilizzo di criptovalute e piattaforme social, soprattutto Facebook (tra il 26% e il 29%). Piacciono molto anche i podcast, ascoltati da quasi il 40%, considerando entrambe le categorie.

«I dati emersi dalla ricerca raccontano un mercato degli esports in continuo cambiamento in Italia – ha commentato nella nota Luigi Caputo, fondatore dell’Osservatorio Italiano Esports e organizzatore di EspoGame -. L’oscillazione nell’interesse è evidente, ma il dato sicuramente da sottolineare è la presenza femminile, che nel 2023 subisce un radicale cambiamento.

Mentre negli scorsi anni le percentuali tra gamer e fan donne erano sostanzialmente simili, ora assistiamo a una netta distinzione. Resta molto alto il numero delle videogiocatrici, mentre si abbassa quello delle semplici appassionate.

Questo è un segnale che dovrebbe essere colto soprattutto dagli sponsor – ha concluso Caputo -. È un dato ormai assodato che esiste una community importante di gamer donne in Italia, e di conseguenza anche gli investimenti dovrebbero iniziare a valorizzare questo mondo».