Lautaro meglio di Giroud su Fifa
Mg Milano 19/04/2022 - Coppa Italia / Inter-MIlan / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: esultanza gol Lautaro Martinez

Per Fifa 22 non c’è partita: l’argentino più forte, ma nell’ultimo derby giocato in campionato l’ex Chelsea è stato decisivo.

Una poltrona per quattro. Milan, Napoli, Inter e Juventus: saranno ancora loro con ogni probabilità a giocarsi lo scudetto. Un segnale di continuità come nella scorsa stagione, che inevitabilmente passa anche dai gol degli attaccanti. Da una parte c’è Victor Osimhen per il Napoli, dall’altra Dusan Vlahovic per la Juventus. Nella giornata di domani, però, toccherà a Olivier Giroud e Lautaro Martinez incrociare i loro destini. Nello scenografico San Siro con fischio d’inizio alle ore 18:00 in punto, infatti, domani andrà in scena il derby della Madonnina tra Milan e Inter.

Giroud contro Lautaro su Fifa

Non ci siamo dimenticati di Romelu Lukaku, tornato a Milano sponda nerazzurra dopo una stagione deludente al Chelsea. L’infortunio muscolare rimediato nell’imminente post Lazio non gli permetterà di essere in campo. Tornando al duello tra Lautaro e Giroud, i due attaccanti sono quasi agli antipodi. L’argentino di base ha un overall di 85 e nella modalità Carriera, quella più simile alla realtà, può arrivare fino ad 89. Giroud, al contrario, parte da 79 e non ha alcun margine di crescita. A penalizzare l’ex Chelsea, la sua carta d’identità. I suoi quasi 36 anni suonati, almeno in ambito virtuale, si fanno sentire.

Generazioni a confronto

Un duello, dunque, tra vecchia e nuova guardia. Osimhen, Vlahovic e Lautaro rappresentano l’evoluzione dell’attaccante in chiave moderna. Ognuno, ovviamente, con le sue caratteristiche e qualche valore in simbiosi. Come alle voci forza fisica, velocità e tecnica. L’ex Chelsea, al contrario, è un terminale offensivo sicuramente prezioso, ma deve fare i conti con il nuovo che avanza. Giroud si fa apprezzare più per le piccole cose: una giocata estemporanea (la doppietta nel derby dello scorso anno è stata una gara spartiacque per il tricolore rossonero, ndr), la grande tecnica o il tanto lavoro sporco. Del resto, bisogna fare i conti anche con la carta d’identità.