Tyler “Ninja” Blevins, è ancora uno dei protagonisti del mondo dello streaming anche anni dopo l’apice della sua carriera ma sembra che si stia un po’ stancando del fatto che ogni sua azione sia iper-scrutata da milioni di persone in tutto il mondo. In una nuova intervista del New York Times, che ovviamente si apre con il necessario riferimento a un videogioco altrimenti irrilevante che l’autore giocava in gioventù (Goldeneye, in questo caso), Blevins ha parlato di diversi argomenti e il filo rosso che li unisce tutti è la stanchezza rispetto a “tutta la m#§!a che gli spettatori dicono su di me”.

Un esempio è quando parla del suo ritorno su Twitch dopo che Microsoft lo ha attirato brevemente sulla sua piattaforma di streaming ormai defunta Mixer:

“Quando sono tornato da Mixer sapevo che non sarei più stato il più grande streamer in termini di spettatori. Non sei lo streamer numero 1, te ne vai, torni indietro e sei di nuovo il numero 1. Ma le persone entrano nella mia chat e mi dicono: “Stai morendo. LOL. Bella mossa andare su Mixer, amico”. Andare su Mixer è stata una scelta intelligente. Non mi pento di nulla. Potrei rispondere a tono a tutti questi ragazzetti ma quando gli rispondi loro dicono, “Ha detto il mio nome!” (Il loro nome è 69fartsniffer) e nel loro commento successivo ti insultano e ti dicono “Ha Ha! hai letto il mio commento, sei proprio uno sfigato”.

Ninja si scalda ancora di più quando parla di giovani spettatori e arriva anche ad arrabbiarsi.

“Vuoi conoscere tuo figlio? Ascoltalo quando gioca ai videogiochi quando pensa che tu non lo sita ascoltando. Come fa un ragazzo bianco a sapere di avere il privilegio dei bianchi se i suoi genitori non glie lo insegnano o non parlano mai di razzismo? Metti che un ragazzino sta giocando e la sua prima interazione con il razzismo è uno dei suoi amici che dice la parola con la N e lui non ha idea di cosa sia, e se succedesse nel mio streaming? È il mio lavoro insegnare a questo ragazzo il valore dell’uguaglianza? No, perché la prima cosa che mi passa per la testa è: “Questo lo sta facendo apposta per trollarmi”. Se qualcuno dice un insulto razziale nella stream di qualcuno può potenzialmente far bandire quello streamer. È orribile, ma è la prima cosa a cui penso”.

Ninja è sempre stato molto criticato sul fatto che non streammava insieme ad altre giocatrici, una posizione che gli è costata non poche critiche e che ha ritrattato in misura molto ristretta e mai del tutto.

“Ero intenzionato a fare tutto ciò che era in mio potere per assicurarmi che nessuno potesse mettere in giro delle voci o produrre video clickbait su YouTube con un titolo tipo: “Ninja sta giocando molto con questa persona ultimamente. Stanno flirtando. Ecco una clip”. Sai come fare in modo che non accada mai? Non lasci che accada! Questo è quello che mi passava per la testa. Continuo a non passare molto tempo da solo con una donna, in generale perché se inizio a giocare a caso con una donna che nessuno conosce, la gente inizierà a parlare. Quindi, se ho intenzione di giocare con delle giocatrici, lo faccio con un grande gruppo per evitare le interazioni dirette”.

“Ovviamente un ragazzo e una ragazza possono essere amici senza entrare in intimità. Io però non sono più “Average Joe” (l’uomo medio ndr), che può bersi qualcosa con la sua collega e nessuno dice un c!@§o, non posso permettermi questo lusso”.

Forse ci sarà un giorno in cui Ninja capirà che le sue posizioni passive quando si parla di razzismo sono indifendibili e che sta avendo un ruolo attivo nel diffondere opinioni retrograde sulle donne. Ma non è questo il giorno.

In un momento più rilassato e disteso dell’intervista, Ninja, che si definisce un “uomo delle idee”, ha raccontato di un’invenzione che ha ideato nei suoi giorni da giocatore professionista quando doveva guidare per più di 8 ore da un torneo all’altro.

“Cosa succede durante un lungo viaggio? Ti viene freddo e dici, sto congelando! Sono stanco!” ha detto. “Allora alzi il riscaldamento ma diventa subito troppo caldo. Quando hai caldo ti viene da dormire ma non vuoi nemmeno abbassare i finestrini perché fuori si gela e in autostrada entra un sacco di rumore. Ecco la mia idea: piccole strisce raffreddanti adesive che metti sotto gli occhi in modo da poter avere i finestrini alzati e il riscaldamento acceso. Sarebbe una figata per i camionisti. Il futuro è qui: strisce raffreddanti”.