Pedro Pascal

L’attore di The Last of Us, Pedro Pascal, scelto come testimonial di Merge Mansion. Il publisher, Metacore, punta a raggiungere un pubblico più ampio attraverso la campagna guidata proprio da Pascal.

È l’attore del momento. Pedro Pascal, che interpreta Joel Miller nella celebre serie tv targata Hbo The Last of Us e tratta dall’omonimo videogioco di Naughty Dog, è sulla bocca di tutti tanto da essere fintito in un videogioco. Pascal, infatti, è stato scelto per la campagna pubblicitaria di un videogioco mobile e sarà anche tra i protagonisti di chiamato Merge Mansion. Il video promozionale comincia con una villa in fiamme, una donna che la ristruttura e sua nonna che viene apparentemente arrestata per un crimine sconosciuto.

YouTube player

Un ritorno al passato per Pedro Pascal

Il ruolo di Pascal nel cortometraggio è quello del detective Tim, un ragazzo che cerca di capire cosa nasconde nonna Ursula. “Onestamente, non so nemmeno da dove cominciare”, esordisce Pascal nel video. “In superficie, avete una famiglia perfettamente normale. Una ragazzina. Sua nonna. Sapete, questa è l’America delle torte di mele”. Il video prosegue mostrando molti coltelli e una serie di mister da risolvere, il vero fulcro del videogioco. Una sorta di ritorno al passato per Pedro Pascal, che in Narcos ha recitato il ruolo di Javier Peña, un agente della Dea (Drug Enforcement Administration, ndr) decisivo per la cattura di Pablo Escobar.

Una trovata fantasiosa

I toni in Merge Mansion sono decisamente meno seri, come ha lasciato intendere Tapio Tuomola, Chief Business Officer del publisher Metacore. “Stiamo cercando sempre più di parlare alle masse con il nostro marketing di gioco – le sue parole -, cosa che il resto dell’industria dell’intrattenimento fa molto bene da decenni. Molti dei giocatori di Merge Mansion sono donne o millennial che non si considerano necessariamente giocatori e non seguono attivamente i media o i forum del settore. Non possiamo, quindi, nemmeno affidarci ai metodi tradizionali di marketing del gioco. In generale, pensiamo che l’industria abbia dato troppo peso alle UA e non abbastanza alla creatività. Stiamo cercando di spostare l’ago della bilancia. Per noi è una sfida entusiasmante trovare nuovi modi per far conoscere i nostri giochi e le loro storie a un pubblico più vasto”.