Otto squadre, un solo campione: il PG Nationals di League of Legends, organizzato da PG Esports, è pronto a tornare sulla Landa. È la massima competizione italiana del MOBA targato Riot Games, la competizione a cui tutte le squadre e i giocatori ambiscono di partecipare a livello nazionale: e dopo una pausa di qualche mese finalmente si ricomincia. Con un nuovo look, più accativante e moderno, e con tanto spettacolo per tutti gli appassionati di League.

Si parte mercoledì 13 gennaio con il primo appuntamento della stagione divisa, come sempre, tra la prima fase con girone unico all’italiana e partite di andata e ritorno, tutte secche Bo1, e la successiva fase di playoff. Si gioca ogni mercoledì e giovedì a partire dalle 19 sul canale Twitch ufficiale di PG Esports fino a fine febbraio con la stagione regolare. Poi l’1 marzo iniziano i playoff con partite dal lunedì al mercoledì; il 14 marzo le semifinali per poi chiudere, infine, il 21 con la finale che assegnerà il settimo titolo iridato del PG Nationals.

Due vittorie per i Campus Party Sparks, una a testa per Team Forge, Outplayed, Samsung Morning Stars e YDN. Alcuni nomi sono ancora presenti, altri, anche illustri, li abbiamo salutati. È il momento di scoprirne di più sullo Spring Split 2021. 

LE NOVITÀ 2021. Addio ai Campus Party Sparks, i due volte vincitori del PG Nationals, unico team a riuscirci, hanno deciso nell’off-season di abbandonare la competizione e salutare la scena competitiva italiana di League of Legends, almeno ai massimi livelli. Al loro posto si sono presentati gli Axolotl, nuova realtà competitiva, con dietro le quinte anche gli HSL, già conosciuti soprattutto per gli FPS nonché vincitori dell’Overwatch Contenders europeo. Idee chiare, inserimento deciso nell’esports di League of Legends: gli Axolotl hanno l’intenzione di presentarsi da subito come protagonisti ma se riusciranno o meno nell’intento è una grande incognita.

Addio anche ai Racoon, due volte finalisti negli ultimi due split, entrambe le volte a sorpresa. Anche senza vincere il titolo i procioni hanno lasciato il proprio segno nella storia della competizione ma adesso è arrivato il momento di evolversi e lasciar spazio a nuovi attori: il loro posto, tramite un’acquisizione completa dello slot al PG Nationals e di buona parte dello staff, è stato preso dai Macko Esports, realtà già presente nell’altro PGNATS, quello di Rainbow Six Siege, che nel 2021 vedrà il suo debutto su League of Legends. 

Novità in arrivo anche dal basso. Altro addio eccellente è quello degli YDN, non per motivi gestionali questa volta ma per demeriti sportivi. La sconfitta al Promotion Tournament li esclude dal PG Nationals esattamente 365 giorni dopo esserci entrati ,vincendo il titolo nello Spring 2020. Addio YDN, benvenuti Romulea, nuova realtà che si è avvalsa nelle prime fasi della creazione del team della consulenza degli MCES Italia per poi diventare una solida squadra capace di superare anche i favoriti OFF Limits al Promotion. 

Infine l’ultima novità riguarda i GG&Esports, brand che sostituisce quello dei DayDreamers: una collaborazione a due voci tra gli stessi DayDreamers e l’Esports Pub di Roma GG&Beer, nuovo nome della scena italiana che tanto bene ha fatto allo scorso Red Bull Factions.

Addio anche agli italiani. Sotto il profilo numerico dei giocatori l’aspetto che indubbiamente colpisce di più è il drastico calo nella presenza degli italiani, addirittura il più basso negli ultimi tre anni. Il picco minimo era stato registrato nel Summer 2019 con 14 italiani ai blocchi di partenza sui 40 titolari annunciati. Nello Spring 2021 gli italiani saranno invece solo 11, seguiti da danesi e polacchi con 8 rappresentanti a testa come nazionalità più nutrite. A colpire è in particolare la differenza con lo scorso split: il Summer 2020 ci aveva invece regalato la presenza più massiccia di italiani con ben 25 su 40: tanti nuovi talenti che, tuttavia, oggi non rivedremo. 

Le motivazioni sono semplicemente due. Da un lato la nuova regola che ha incrementato il numero di import schierabili da titolari da due a tre, permettendo di poterne ingaggiare molti di più. Dall’altra l’arrivo di tre nuove e agguerrite realtà competitive ha alzato enormemente il livello della competizione, convincendo molti stranieri ad accettare la corte delel squadre italiane. Non è un caso che giocatori come Doss e Taxer, per citarne alcuni, abbiano preferito il PG Nationals ad altre leghe europee. Senza dimenticare che nel corso degli anni l’appetibilità del campionato per i giocatori stranieri è salita esponenzialmente, visto come un percorso soddisfacente per qualificarsi all’European Masters e mostrarsi nella vetrina per loro più importante sognando l’LEC. 

Irrisorio anche il numero di giocatori rimasti rispetto al 2020: i giocatori che rivederemo nel 2021 a distanza di uno split sono infatti solamente 15 su 40, il 37,5%. Di questi 15, poi, solo cinque sono rimasti nella stessa squadra del 2020: Zwyroo ai Mkers, Darkchri ai Macko (ex Racoon), Patkica, Lotus e S1D negli Outplayed. Proprio gli Outplayed sono il team che ha cambiato di meno rispetto al Summer, confermando i tre giocatori nominati e aggiungendo Cohle in corsia centrale e Bullet, ritorno eccellente, come botlaner.

Fa invece piacere, a livello di italiani, vedere la loro massiccia presenza nei coaching staff delle varie squadre. Un indizio importante di come la scena competitiva nazionale si stia strutturando anche a livello di staff: tra coach, manager, analyst e ulteriori figure gli italiani sono predominanti con alcuni nomi che ormai hanno acquisito enorme esperienza. Come Hybrid, ex coach dei Pain Gaming brasiliani, nel 2020 a una sola serie dalla qualificazione ai Worlds. O di Phoma, tornato in Italia dopo l’esperienza ai Cr4zy, quest’anno in coppia con Evan nei Mkers. O, ancora, il ritorno di Ferakton che nello Spring 2021 guiderà i campioni uscenti Samsung Morning Stars insieme a Platy, confermato come assistant coach degli SMS.

Ma quindi, alla fine, chi sono i favoriti della stagione?

Power Ranking

In cima è impossibile non mettere i Mkers. Potenzialmente è un roster anche migliore di quello dello scorso split: Doxy e Taxer da soli valgono probabilmente quanto più di metà degli altri giocatori nello stesso ruolo. Se a loro aggiungiamo un midlaner come Zwyroo e la coppia Guubi+Click, vincitrice del titolo con gli SMS qualche mese fa, troviamo un roster esplosivo. È vero, avevamo affermato lo stesso anche prima del Summer, ovvero prima che i Mkers fallissero l’obiettivo di raggiungere l’European Masters, probabilmente abbagliati dalla presenza di un ex-giocatore di livello mondiale come Edward. Eppure quest’anno sembra il miglior roster che si potesse creare in Italia.

In seconda posizione, probabilmente a sorpresa per qualcuno, gli Outplayed. Per un motivo ben preciso: hanno mantenuto quanto di buono visto l’anno scorso, ovvero Patkica, Lotus e S1D, e migliorato gli altri reparti con l’arrivo di Cohle e il ritorno di Bullet. Gli Outplayed, tra l’altro, avevano terminato lo scorso split in crescendo, terminando al terzo posto in regular season e al quarto ai playoff. Subito dietro i Cyberground Gaming: un roster ambizioso, con la presenza di un ex-LEC player come Doss e di giocatori riconosciuti ormai a livello europeo come Gabbo, Speedy, Sozpurefect e AFM. Il problema, per i CGG, sarà riuscire a creare l’alchimia giusta tra i giocatori, un ingrato compito che spetterà in particolare all’Head Coach TheBlackRussian. 

A brevissima distanza Macko e Samsung Morning Stars che chiudono il gruppo di quattro squadre nell’arco di appena 15 lunghezze. I Macko meritano fiducia, visto che lo staff è sostanzialmente rimasto quello dei Racoon due volte finalisti: Korax e D2Kill, a cui si aggiunge da quest’anno Rharesh, ex giocatore passato dall’altra parte della barricata. Stenbosse, Cboi, Sebekx e DarkChri sono una vera sicurezza, mentre il botlaner D3rking è la scommessa della stagione. Scommesse invece decisamente presenti nei Samsung Morning Stars. Anche in questo caso le certezze arrivano dallo staff con Ferakton e Platy, ma anche dal botlaner Endz: l’estone ha vinto ogni singolo Spring Split del PG Nationals dal 2018 al 2020, tre su tre. Un bel biglietto da visita a cui si affidano Deidara, che ha chiuso il 2020 in pieno crescendo, e tre nomi poco conosciuti al grande pubblico: Yike, Twiizt e FlayStation.

Leggermente più indietro gli Axolotl, un mix tra nomi nuovi e decisamente conosciuti della scena italiana. Rawbin e Aki sono ormai al loro ennesimo PG Nationals e dovranno fare da balie a Sater, uno dei migliori giocatori del Promotion, disputato con i Romulea, a Dambaj e Kibah. Tanta la curiosità soprattutto su questa botlane totalmente inedita tra un AD Carry aggressivo e un support che fino a qualche split fa giocava come jungler prima di cambiare ruolo. Decisivo sarà il ruolo del coaching staff, tra cui figura il più giovane staffer di sempre nel campionato: Reizh, 17 anni appena. Infine Romulea e GG&Esports. I Romulea hanno cambiato toplaner e jungler dal Promotion, lasciando immutati Bucu, Counter e Fox. Counter e Fox sarà indubbiamente la botlane più curiosa da seguire del PG Nationals: da un lato un veteranno della scena competitiva, arrivato dopo tanti anni al suo apice qualitativo, dall’altra una delle giovani promesse tra i support, entrambi italiani. In top e giungla sono quindi arrivati LeQu e Chris, in linea per mantenere il trittico di polacchi. Ultimi nei Power Ranking i GG, dati da molti per il team che ha le più alte probabilità di finire in relegation. Eppure i giochi potrebbero non essere già decisi. I giocatori presi singolarmente non sembrano assolutamente malvagi, soprattutto se alla fine, come si vocifera, a giocare in toplane sarà Wondro e non Sky. Ploxy, DeHaste, Taba e Fittle sono giocatori che hanno già dimostrato di essere ampiamente al livello del PG Nationals: l’incognita in questo caso arriva dallo staff su cui pendono diversi punti di domanda sulla loro effettiva capacità di mettere i giocatori in condizione di performare al meglio. 

Quest’anno la lotta al PG Nationals sarà serratissima. Non tanto per la vittoria, almeno nella prima fase, quanto per non finire in relegation. Mai come quest’anno, sulla carta, il livello del PGNATS è stato così equilibrato: è realmente difficile indicare con piena sicurezza quali squadre finiranno agli ultimi due posti e quali invece si qualificheranno per l’European Masters. Un fattore che aumenta ancora di più l’attesa per l’inizio del campionato: attesa che, finalmente, è terminata. Buon PG Nationals a tutti.