Princess Peach Showtime: la recensione di uno spettacolo

La Principessa Peach è la protagonista del suo show e fa divertire con semplicità.

Princess Peach Showtime è il grande ritorno di un personaggio iconico con una missione precisa: dimostrare di saper fare tutto. La principessa, in vacanza Teatro Splendente dove voleva assistere a uno spettacolo, viene attaccata dalla Compagnia dei Mosti, agli ordini di una misteriosa nemica mascherata.

Princess Peach Showtime: la recensione di uno spettacolo

Così inizia un viaggio tra spettacoli, scene, scenari e nemici che porterà la principessa del Regno dei Funghi a vestire i panni di 10 eroine differenti, ciascuna protagonista di un livello. C’è Peach Detective, Peach Pasticciera, Peach Maestra del kung fu, Peach Pattinatrice sul ghiaccio, Peach Sirena, Peach Ninja, Peach Supereroina, Peach Spadaccina e persino Peach Ladra. Ognuna di loro, grazie a minigiochi semplici e disegnati per un pubblico di giovanissime e giovanissimi, ha un suo livello diviso in tre palcoscenici dove la protagonista svolge le sue avventure.

Il modo migliore per descrivere questo gioco è quello della degustazione: non aspettatevi uno spiccato elemento di platforming, come in Super Mario Wonder per esempio, o una deriva verso altri generi. Showtime è letteralmente il palcoscenico della Principessa Peach per mostrare tutto quello che sa fare tra generi diverse, esperienze diverse e sfide. Non aspettatevi un’originalità sconfinata in fatto di nemici (fatta eccezione per la cattiva e qualche boss) così come non chiedete all’ultimo titolo Nintendo di avere un arco narrativo elaborato. Il cuore di questo gioco è il messaggio: la Principessa Peach si salva da sola.

Princess Peach Showtime: la recensione di uno spettacolo

Dal punto di vista del gameplay la parola chiave resta la semplicità: ogni azione di gioco è portata a termine con due singoli tasti, il salto e l’interazione. Sia che stiate affrontando una sorta di picchiaduro in 2D, come con Peach Supereroina, di action adventure, come con Peach Spadaccina, o di Rhythm Game, come con Peach Pattinatrice, tutto è pensato per facilitare l’avventura e c’è anche un modo per non morire all’interno dei singoli stage. I punti più alti del gioco sono indubbiamente le battaglie con i diversi boss con le sezioni mediane di ciascun livello a fare da punti più bassi vista la loro ripetitività.

Per essere un titolo pensato per le più piccole e i più piccoli, Princess Peach Showtime è un’avventura variegata, divertente e accessibile. Nei punti dove risulta più lenta abbiamo fatto un po’ fatica ma questo è un monito esclusivo per gli adulti: i colori, le musiche, la varietà e l’intensità di stimoli di questo titolo sono perfetti come prima esperienza videoludica di qualunque bambina e bambino.

Princess Peach Showtime: la recensione di uno spettacolo

Per celebrare l’uscita del gioco della Principessa Peach, infine, IIDEA ha condiviso alcuni dati relativi alla presenza delle donne nel settore dei videogiochi. Solo in Europa, infatti, sono circa 60 milioni le donne che videogiocano tra i 6 e i 64 anni, con un’età media di 33 anni e una predilezione per smartphone e tablet. Con le stesse caratteristiche e un’analoga preferenza sulla piattaforma, in Italia, le videogiocatrici sono oltre 5 milioni. Numeri considerevoli che fanno ben sperare in una sempre maggiore presenza delle donne anche all’interno degli studi di sviluppo dei videogiochi, dove l’Europa conta il 23,7% di occupate femminili e l’Italia è in linea con la media europea con il 24% di donne impiegate nella produzione di videogiochi.