Gli esports sono un fenomeno già consolidato nel Vecchio Continente: con un incremento del 7,4% rispetto al 2019, secondo i dati di Newzoo, il pubblico europeo degli esports crescerà fino a raggiungere i 92 milioni di fan entro la fine di quest’anno. Tra questi si conteranno 33 milioni di appassionati di esports e 59 milioni di spettatori occasionali. Significativo anche l’incremento per quanto riguarda i ricavi: il mercato degli esports genererà fatturato per 973,9 milioni di dollari nel 2020, che cresceranno fino a 1,6 miliardi di dollari entro il 2023.

E’ quanto emerga da una ricerca realizzata da PayPal, azienda specializzata nei pagamenti digitali, e Newzoo, società di produzione di analisi sul mondo del gaming e degli esports, che hanno unito le forze per dare vita a un’indagine europea sul settore, con l’obiettivo di portare alla luce le peculiarità uniche dell’ecosistema esports in Europa.

L’Italia ha la più elevata percentuale di appassionati di esports (40%) tra i 10 paesi europei in cui è stata condotta l’indagine. Inoltre, gli italiani sono gli spettatori di esports più social in Europa, con il 42% del pubblico che dichiara di fruire di contenuti a tema esports insieme agli amici, percentuale più elevata fra i 10 paesi europei oggetto della ricerca.
Mentre il 74% tifa per una squadra di sport tradizionali (percentuale più elevata tra i 10 paesi europei considerati), solo il 32% degli spettatori italiani di esports ha una propria squadra del cuore. Ma quali sono le tre più amate dal pubblico italiano? La classifica è guidata da Fnatic , seguono G2 Esports e Alliance.

La ricerca, inoltre, rivela che il 59% degli spettatori in Italia (tra quelli che hanno una squadra di sport tradizionali preferita) vorrebbe vedere competere la propria squadra del cuore nel panorama esports. In Europa, gli appassionati sono più propensi ad acquistare prodotti legati agli esports (58%), rispetto ad appena il 37% degli spettatori occasionali. Considerando il numero di appassionati che hanno speso denaro per prodotti esports negli ultimi 12 mesi, l’Italia si attesta tra i primi paesi europei (60%), pari merito con la Francia e seconda solo alla Spagna (62%).

Quali sono i motivi principali per cui gli italiani acquistano prodotti a tema esports? Secondo il pubblico italiano, qualità e design del prodotto sono le caratteristiche più importanti: il 37% degli spettatori che ha comprato merchandise sia fisico che digitale ha affermato che la qualità del prodotto e/o il design è stata la ragione principale del loro acquisto. Tuttavia, ci sono delle motivazioni d’acquisto che valgono prevalentemente per i prodotti fisici, e altre specifiche per quelli digitali: essere fan di un team tende a costituire il motivo principale dell’acquisto di prodotti digitali (35%), rispetto a quelli fisici (30%), mentre percepire il prodotto come “cool” è più frequentemente la motivazione d’acquisto di prodotti fisici (38%), piuttosto che digitali (35%).

Gli intervistati italiani si sono anche espressi su quale sia la caratteristica principale di un fornitore di pagamenti in ambito esports: la sicurezza si attesta in cima alla lista, sia per gli appassionati di esports (45%) che per gli spettatori occasionali (50%). Un fornitore di pagamenti deve inoltre essere di facile utilizzo (per il 41% degli appassionati e il 38% degli spettatori occasionali), e conveniente (30% e 30%).

Il 78% degli appassionati di esports in Italia ha dichiarato di aver fruito di un maggior numero di contenuti a tema esports durante l’introduzione delle restrizioni da COVID-19, percentuale fra le più elevate tra i paesi europei presi in esame, dopo Spagna (70%) e Regno Unito (66%). Il 66% del pubblico italiano ha inoltre affermato che avrebbe continuato a fruire di un maggior numero di contenuti a tema esports anche dopo l’annullamento delle misure restrittive. Il lockdown ha interrotto le routine degli italiani e li ha costretti a rifugiarsi in casa. Ciò ha permesso loro di dedicarsi a tutte quelle attività che si possono praticare nella sicurezza delle proprie mura domestiche. Se poi uno di questi hobby facilita le connessioni con le persone, o meglio ancora, aumenta il divertimento condiviso, ecco spiegata la crescita del gaming: il 72% degli appassionati di esports italiani che giocano ai videogame ha dichiarato di aver passato più tempo a giocare da marzo 2020, con l’introduzione delle restrizioni da COVID-19.

“Gli esports vanno oltre il semplice concetto di gaming: si tratta di una fusione tra sport e intrattenimento capace di divertire milioni di persone in tutto il mondo” – ha dichiarato Maria Teresa Minotti, Director PayPal Italia. “Negli ultimi anni questo settore ha incrementato esponenzialmente i propri spettatori, così come è cresciuta in maniera significativa la spesa legata agli esports grazie a una serie di prodotti acquistabili all’interno dei videogame, come gli elementi per la personalizzazione di avatar ed equipaggiamento virtuale, ma anche a merchandise fisico sponsorizzato dai team e dalle competizioni ufficiali più celebri. I risultati generati negli ultimi anni dagli esports e le potenzialità di crescita del settore sono chiari indicatori della necessità di prestarvi particolare attenzione. Siamo consapevoli di quanto sia importante garantire pagamenti semplici per ogni transazione, per questo consideriamo un privilegio poter supportare, sempre di più, gli appassionati di esports”.

Un altro dato sorprendente emerge dal settore femminile: in Europa, le spettatrici di esports italiane sono tra le più propense all’acquisto. Un numero in costante crescita di donne si sta interessando a questo mondo: circa il 60% degli intervistati in Europa concorda sul fatto che il numero di donne coinvolte negli esports sia in crescita. Nonostante la maggioranza ritenga più probabile che gli uomini siano appassionati di esports (38%) rispetto alle donne (27%), la probabilità che un’esponente del gentil sesso abbia acquistato prodotti a tema esports nell’ultimo anno è maggiore. Infatti, poco meno della metà (48%) del pubblico femminile europeo ha comprato prodotti legati agli esports negli ultimi 12 mesi – rispetto al 46% del pubblico maschile. Dallo studio emerge come le donne italiane siano tra le più propense ad acquistare prodotti a tema esports (53%) – seconde dopo le spagnole (56%), ma davanti alle francesi (51%). Infine, mentre le donne europee dichiarano di preferire il merchandise fisico come i prodotti sponsorizzati dai team, gli uomini acquistano prevalentemente beni digitali in-game, quali skin o sticker.