Rocket League: abbiamo intervistato il capitano dei Vitality

Dopo una grande vittoria in Europa il Team Vitality e la sua squadra di Rocket League sono pronti per il mondiale.

Il Team Vitality ha dominato la Rocket League Championship Series EU Spring Open durante lo scorso fine settimana, conquistando la vittoria e assicurandosi un posto al Rocket League World Championship nell’agosto 2023. Per scoprire la strategie, gli obiettivi e le speranze del team francese abbiamo intervistato il capitano della squadra di Rocket League del Team Vitality Yanis “Alpha54” Champenois.

Qual era la tua strategia e quali erano i tuoi obiettivi per l’EU Spring Open?

“Sapevamo di essere una buona squadra e quello che volevamo fare era arrivare almeno tra i primi 4, anche solo per consolidare il nostro posto tra le migliori squadre dell’UE. Pensavamo che una top 4 fosse già molto buona, ma ovviamente puntavamo alla vittoria perché sapevamo che potevamo essere una squadra vincente. Tutti noi volevamo vincere ma penso che saremmo stati contenti di qualificarci anche solo tra i primi quattro o i primi tre”.

Parlaci della finale, c’è stata una giocata in particolare che ti ha portato alla vittoria?

“Penso che la finale sia stata davvero 50/50 tra noi e il Team Liquid. Abbiamo dovuto tener duro in gara sette e abbiamo giocato un po’ meglio di loro in quella partita. Non credo che ci sia stato tanto attrito tra di noi, ma nel complesso abbiamo giocato meglio quindi ci meritiamo la vittoria”.

Qual è il prossimo traguardo che vuoi raggiungere?

“Ovviamente puntiamo a vincere tutte e tre le competizioni regionali, ma sarà difficile e lo sappiamo. Se non dovessimo vincere tutte e tre le regionali ma riuscissimo a vincere almeno la prima, e poi il major, sarebbe una il top. Quindi sì, l’obiettivo del prossimo futuro è vincere le regionali, ma ovviamente l’obiettivo finale è vincere il major”.

Quanto è importante gareggiare in LAN per te e i tuoi compagni di squadra?

“Beh, è davvero importante perché Boston sarebbe la mia ottava LAN internazionale e voglio vincerla perché sto provando a raggiungere questo traguardo da un po’ di tempo. Sarei super felice di vincere e questa sarebbe la seconda LAN di Radosin e la prima di Zen. Penso che sia davvero importante ottenere quella qualifica perché ovviamente puntiamo ai Mondiali, e se potessimo ottenere tanta esperienza LAN, specialmente per Zen e per Radosin, sarebbe davvero bello”.

Chi sono stati gli avversari più duri?

“Beh, la risposta più semplice sarebbe ovviamente il Team Liquid a causa di quello che è successo domenica scorsa, ma penso che i KC (Karmine Corp) non abbiano giocato affatto al meglio. Quindi, se dovessero scendere in campo al loro meglio, penso che sarà una serie molto combattuta se dovremo affrontarli. Anche i BDS sono una squadra spaventosa e Moist può essere davvero bravo. G1 riesce sempre a tirarsi su dai risultati difficili, e lo stesso fanno gli Oxygen Esports. Voglio dire, ci sono squadre davvero, davvero toste qui in questo momento. In ultima analisi, però, il più difficile per noi, da quello che ho visto dall’ultimo regionale, sarebbe il Team Liquid”.

Raccontaci della tua storia con il gioco, quando hai iniziato a giocare e come hai iniziato a gareggiare?

“Bene, come probabilmente ogni professionista, ho iniziato nel 2015 quando il gioco era gratuito su PlayStation. Ho giocato su PS4 per circa un anno, forse un anno e mezzo. Poi ho iniziato a gareggiare forse nel 2017, all’inizio del 2018. Ho iniziato a fare tornei molto piccoli perché puoi giocare in RLCS solo quando hai 15 anni, e io non ne avevo 15 allora, quindi potevo solo fare alcuni piccoli tornei . Ma sì, quando avevo 15 anni, ho fatto le qualificazioni RLRS con Bluey e Deevo e ce l’abbiamo fatta, e poi siamo arrivati primi nella competizione RLRS e abbiamo vinto il torneo di promozione”.

C’è qualcosa che vorresti cambiare nel circuito competitivo di Rocket League?

“È difficile dirlo onestamente, mi piace com’è il circuito in questo momento, ma ovviamente puoi sempre aggiungere cose migliori, Quello che forse cambierei è il formato, specialmente quando, come succede ora, rischi di ritrovarti sconfitto a un torneo importante semplicemente perdendo due partite al meglio di cinque. Praticamente in 20 minuti è tutto finito. Penso che sarebbe meglio avere le gare al meglio delle sette”.