Street Fighter 6: analizziamo i nuovi combattenti

Le facce nuove di Street Fighter 6 arricchiscono non poco il gameplay di questo nuovo pilastro degli esport.

Street Fighter 6 è un capolavoro, lo ribadiamo ancora una volta dopo aver spiegato il perché nella nostra recensione. Come ogni iterazione della serie, però, oltre alla nuova meccanica del Dive indicator (di cui una guida approfondita dedicata a chi vuole competere è in lavorazione) sono arrivati anche sei nuovi combattenti con stili e background unici, analizziamoli uno per uno per capire se il loro stile di gioco può fare per voi.

Marisa la gladiatrice di Street Fighter 6

Street Fighter 6: analizziamo i nuovi combattenti

Se vi piacciono i brawler lenti ma letali, Marisa è l’incarnazione più intuitiva del gioco di questo stile di combattimento. I suoi pugni picchiano veramente forte e ha davvero tanta resistenza ai danni dell’avversario. Aspettare la finestra giusta, o aprirla con una presa, vi permetterà di mandare a segno diversi colpi molto potenti. La mancanza di velocità sarà il vostro principale punto debole, un fattore che potrebbe mettervi in difficoltà contro personaggi particolarmente piccoli e scattanti. Tenetevi stretto il vostro indicatore Dive per le parate, vi serviranno a evitare le ultimate più toste.

Jamie, il ballerino matto di Street Fighter 6

Con uno stile che mescola la breakdance e la boxe, Jamie è uno dei personaggi più peculiari di Street Fighter 6. Una delle sue meccaniche consiste nel bere dalla sua borraccia (crediamo dell’acqua ma non ne siamo sicuri) e quando arriva a una certa soglia la sua lunga treccia si scioglie e lo spettacolo delle sue mosse raddoppia. Questo personaggio non ha un’identità specifica come Marisa ma è più un tuttofare che si adatta bene sia ai combattimenti precisi e calcolati che alle situazioni più caotiche, soprattutto grazie alla sua ultimate.

JP, Rasputin è tornato in Street Fighter 6

Street Fighter 6: analizziamo i nuovi combattenti

Johann Pavlovich è un nuovo combattente da distanza di origini russe davvero difficile da padroneggiare ma chi ci riuscirà avrà a sua disposizione una lunga lista di vittorie impeccabili. Il suo stile di gioco è molto diverso da quello di Dhalsim che usa gli attacchi a distanza per avvicinarsi e cogliere di sorpresa il nemico. JP vuole restare a distanza e lo fa usando la sua magia viola capace di interrompere le azioni nemiche se usata nel modo giusto. Per perfezionarlo vi consigliamo di dedicarvi anima e corpo ai suoi tutorial perché è davvero impenetrabile nel suo design.

Kimberly la street writer appassionata di musica

Kimberly è, secondo noi, il personaggio con più potenziale competitivo di Street Fighter 6. É mobile, resistente, ha degli attacchi imprevedibili e tantissimi modi di aggirare i suoi avversari. La sua velocità unita a una hitbox media la rendono molto versatile e con tante possibilità di contrattacco. La sua curva di apprendimento sembra più gentile di quella di JP ma è certamente più lunga perché più stratificata. Non vediamo l’ora di scoprire cosa faranno i professionisti con questo nuovo personaggio.

Lily, la voce della natura di Street Fighter 6

Lily è il personaggio più minuto del gioco e da questa caratteristica trae molto vantaggio. Il suo stile di gioco è molto diretto e semplice da imparare e la distanza ideale a cui mantenerla dall’avversario è leggermente maggiore di quella di tutti gli altri combattenti molto fisici del gioco. Le sue mazze pogamoggan, infatti, le danno quel tanto che basta di gettata aggiuntiva ai suoi colpi da permetterle di restare a distanza di sicurezza contro gli avversari più aggressivi a corto raggio.

Manon, la grazia del balletto arriva su Street Fighter 6

Street Fighter 6: analizziamo i nuovi combattenti

Da vera ballerina, Manon è specializzata nelle prese che usa per mandare al tappeto e stordire i suoi avversari. Come Zangief le sue ultimate fanno poco danno ma tutto il suo potenziale è racchiuso nelle prese che le permettono di iniziare catene di mosse che bloccano l’avversario a lungo senza permettergli di reagire. Facile da imparare e difficile da padroneggiare, Manon è un altro personaggio che non vediamo l’ora di vedere nelle mani dei professionisti per capirne il vero potenziale.