Il vincitore dei Worlds 2012 con i Taipei Assassins ha confermato i sospetti delle autorità, ammettendo le proprie colpe.

Forse consigliato dal proprio avvocato, forse per etica morale, Lau “Toyz” Wai Kin, campione del mondo di League of Legends con i Taipei Assassins nel 2012, ha ammesso la propria colpevolezza nel traffico di droga internazionale tra Hong Kong e Taiwan di cui era sospettato e per il quale era stato arrestato lo scorso settembre 2021 dalle autorità dell’isola di Formosa. Secondo quanto riportato dalla Central News Agency di Taiwan, e rimbalzato da diverse testate internazionali, Toyz sarebbe apparso il 16 giugno davanti al procuratore distrettuale di Taichung accompagnato dal proprio avvocato Lin Tingyang, facendo ammissione di colpa. 

L’indagine partita nel 2019

Già nel 2019 Toyz era stato accusato di aver creato un cartello della droga per traffico internazionale, in particolare di prodotti a base di Thc, partendo proprio dalle basi: secondo gli investigatori la sua organizzazione avrebbe comprato semi di piante ad alto contenuto di Thc su internet. Le indagini hanno poi permesso nel 2021 l’arresto dell’ex-giocatore nella cui casa è stata trovata marijuana, una pianta il cui uso e consumo sono considerati illeciti a Taiwan. L’arresto era addirittura avvenuto in flagranza di reato mentre Toyz stava per vendere della droga a un potenziale compratore. Durante l’ammissione di colpevolezza, Toyz ha anche chiesto scusa per il proprio comportamento, facendo un appello pubblico a stare lontani dalle droghe. 

Da campione del mondo a trafficante

Non è ancora chiaro quale tipo di condanna potrebbe subire l’ex-campione del mondo e midlaner con i Taipei Assassins. L’avvocato ha cercato di giustificare il proprio assistito parlando della sua mancanza di educazione, avendo frequentato per poco tempo la scuola, oltre all’ignoranza delle leggi di Taiwan. Lo stesso Toyz ha riconosciuto di non aver retto la pressione sociale dopo essere uscito da un centro di riabilitazione, rammaricandosi di essere entrato nuovamente in contatto con il mondo della droga.