Il presidente turco ha seguito la finale del torneo organizzato nella sede del suo partito, commentando la gara e premiando i vincitori.

Se per molti rimane il burbero dittatore omofobo che nega il genocidio del popolo armeno, per altri ora magari la sua immagine sarà mitigata in quella di un affabile padre di famiglia (o nonno) che guarda i ragazzi giocare e poi gioisce con loro del risultato. Di certo è in gran parte questione di immagine quella che ha portato il 67enne presidente turco Recep Tayyip Erdoğan a seguire la finale di un torneo esports con l’onere di premiare i vincitori, condividendo poi tutto sul suo profilo Twitter.

Per la cronaca le competizioni si sono svolte su Fifa 21, Pubg e Pubg mobile, e sullo sparatutto Zula. Alla cerimonia di premiazione hanno partecipato anche il vicepresidente del partito Akp, il Partito della giustizia e dello sviluppo, rappresentante dell’estrema destra, al potere in Turchia, dal 2002, assieme al capo del settore giovanile del partito, Eyyüp Kadir Inan e ad alcuni membri del Comitato esecutivo centrale.

L’organizzazione del torneo è stata tutta a carico del partito, che ha ospitato l’evento nella sua sede, all’interno dell’AK Party, e sui social ha celebrato “i nostri fratelli che si sono classificati in Fifa 21, Pubg, Pubg Mobile e sullo spara Zula” ringraziando il presidente “per il supporto che ha dato alla #ESPORFinal che abbiamo ospitato”.

Dal canto suo Erdoğan ha seguito con curiosità, commentando solo il match finale di Fifa, vinto dal Paris Saint-Germain che ha inflitto un 3-2 al Liverpool 3-2. “Il Psg ha giocato meglio come collettivo, c’erano in campo giocatori come Mohammed Bin Salah da una parte e Neymar dall’altra, ma il calcio è un gioco di squadra collettivo piuttosto che individuale“.