Gli Echo si confermano per la terza volta i migliori (e i più veloci) al mondo nel terminare il raid di World of Warcraft.

Il 28 novembre la Blizzard ha lanciato ufficialmente Dragonflight, l’ultima espansione di World of Warcraft di cui vi abbiamo fornito un’ampia recensione nelle scorse settimane. Come per ogni espansione, anche questa volta si è aperta la caccia alla Race to World First, ovvero a chi per primo riesce a completare il raid nella modalità più difficile, la Mythic.

Intere organizzazioni esports sparse per il mondo, in gruppi da 20 (spesso più numerosi tra riserve e sostituti pronti a subentrare), tentano di ottenere lo scalpo del boss finale nel minor tempo possibile: tra queste le org più importanti sono senza dubbio i Liquid e gli Echo.

L’impossibile Raszageth

Entrambe hanno iniziato dall’apertura ufficiale del raid a studiarne i boss, le meccaniche, a capire come andare avanti e soprattutto a comprendere quale tipo di composizione, tra tank, healer e tipologie di dps portare in raid. Non è stato un raid complicatissimo ma il boss del raid Vault of the Incarnates, Raszageth the Storm-Eater, non era per nulla semplice.

I Liquid hanno provato più di 100 volte prima di decidere di riposarsi, e più o meno lo stesso hanno fatto gli Echo, senza alcun risultato. Sono stati necessari tre diversi nerf del boss per riuscire a buttarlo giù, onore toccato infine il 23 dicembre agli Echo, diventati per la terza volta consecutiva i primi al mondo a completare un raid di World of Warcraft.

 

La polemica con Blizzard

La vittoria è stata però “sporcata” in qualche modo dalle polemiche successive ai nerf, rivolte principalmente contro la Blizzard. Secondo le varie organizzazioni che hanno preso parte alla corsa per la World First, il publisher di Irvine non è stato in primis capace di rilasciare un boss bilanciato, anzi di fatto impossibile da buttare giù. Apportare dei nerf, pertanto, è stata una decisione corretta ma gestita non nel migliore dei modi.

Da un lato il boss è stato depotenziato in maniera decisamente massiccia: alla fine aveva metà della vita iniziale e circa il 40% di danni in meno. Dall’altra il terzo e decisivo nerf è stato lanciato nel momento in cui i membri del Team Liquid, in piena corsa per il titolo, erano in pausa. Un’eventualità sfortunata, certamente, ma se Blizzard avesse dato un preavviso di qualche ora senza dubbio i Liquid si sarebbero fatti trovare pronti, in modo che loro e gli Echo partissero ad armi pari. 

La terza volta degli Echo

Ciò non toglie ovviamente che gli Echo hanno meritato la vittoria: il boss finale è stato abbattuto senza perdite con tutti i membri del raid in vita per l’intero fight, definito come “uno dei migliori che abbia mai visto nella storia degli Echo”, ha sottolineato Preach, una delle figure di riferimento di World of Warcraft. Per gli Echo, come scritto qualche rigo fa, si tratta della terza World First consecutiva dopo i due raid conclusivi che hanno chiuso Shadowlands, l’espansione precedente.