Esports e Olimpiadi si avvicinano. “Siamo fortemente interessati a seguire tutti gli esports e a inserirli nel pacchetto delle discipline olimpiche”. Così Angelo Cito, presidente della Fita, la Federazione Italia Taekwondo, affiliata al Coni, al convegno nazionale “Esports, un universo dietro al videogioco”, organizzato nella Biblioteca comunale di Terni dalla casa editrice Gn Media, sul più importante fenomeno economico e sociale degli ultimi decenni: gli sport elettronici.

Cito non ha mai nascosto la sua intenzione di promuovere un’apertura nei confronti degli esports, e lo ha confermato anche a Terni: “Il passo enorme è stato comunque la proposta del riconoscimento degli esports nei cinque sport aggiuntivi esaminati dal Cio – ha continuato Cito -, un riconoscimento ancora da inseguire ma solo il fatto di averli proposti e che li abbiano valutati è decisamente positivo“.

Il giocatore – ha continuato Cito – va fatto diventare un atleta, e sono convinto che ci riusciremo. Bisogna allenarsi tanto in queste discipline come nelle altre già riconosciute. Le negatività che girano intorno a questo settore vanno affrontate e non devono essere un limite. Il doping, le nostre organizzazioni devono essere in grado di gestirlo, allontanarlo, tenendo al sicuro gli atleti. Per questo è importante che gli esports abbiano una sicura organizzazione e un serio riconoscimento così da poter controllare e analizzare questo fenomeno. Ci saranno anche i mondiali della Fifa ma l’importante è analizzare il settore e strutturare l’organizzazione. Se non facciamo tutto questo rischiamo di perdere un’occasione importante e di non tutelare i gamers. È sbagliato – ha concluso Cito – dare per scontato che gli esports siano violenti: una cosa è violenta se lo è la persona. Tutti i ragazzi che giocano non è scontato che lo siano. Il nostro obiettivo è rendere felici le persone che praticano sport”.
Un estratto dell’interessantissimo intervento di Angelo Cito è stato pubblicato ieri sera sul profilo Facebook di Esportsmag.