Le autorità di Dubai hanno avviato un programma specifico per concedere visti a chi opera negli esports e nel gaming.

Il governo di Dubai ha lanciato ufficialmente il Dubai Program for Gaming 2033, un programma di visti che consente ai talenti del mondo degli esports, del settore gaming e della generica tecnologia di entrare nel Paese per condurre affari per un periodo di tempo prolungato. Il programma è facilitato e supervisionato dalla Dubai Future Foundation, un’agenzia governativa che collabora con partner del settore pubblico e privato per promuovere la città come una delle migliori destinazioni al mondo per fare affari. 

Il motivo dell’iniziativa

Dal sito ufficiale del programma si legge che: “L’iniziativa mira a creare a Dubai una piattaforma globale che riunisca i creatori di contenuti digitali e offra opportunità di formazione e lavoro in collaborazione con aziende internazionali, università e istituzioni accademiche. Inoltre, sosterrà imprenditori e innovatori e lancerà programmi educativi e di formazione specializzati”. Sheikh Hamdan bin Mohammed bin Rashid Al Maktoum, Principe ereditario di Dubai e Presidente del Consiglio esecutivo di Dubai, ha spiegato: “Attraverso il lancio del ‘Dubai Program for Gaming 2033’, il nostro obiettivo è quello di creare un ambiente di incubazione per gli sviluppatori e di attirare aziende tecnologiche leader da tutto il mondo, in particolare quelle specializzate in contenuti ed esperienze digitali”.

Un visto più semplice

Ancora Hamdan ha raccontato inoltre che: “Il programma offrirà supporto a sviluppatori, designer, programmatori, nonché a imprenditori e startup nel settore delle industrie creative”. Le autorità hanno però sottolineato che l’ottenimento di un’approvazione/permesso da parte dell’ufficio di Dubai Culture non è un’approvazione definitiva ed è subordinata ad altre approvazioni da parte delle autorità locali/federali interessate al rilascio del visto. In questo caso ci sono delle richieste specifiche:

  • I richiedenti devono avere almeno 25 anni.
  • La Cultura di Dubai si riserva il diritto di rifiutare qualsiasi domanda senza chiarirne i motivi.
  • La Cultura di Dubai non accetterà domande presentate da aziende o centri di servizi.

Negli ultimi anni, Dubai ha corteggiato le società di gioco e di esports affinché facessero affari in città e ha attirato l’attenzione di società come l’organizzatore di tornei BLAST e True Gamers, che intendono costruire una destinazione turistica a tema esports e/o gaming.