Una settimana più che turbolenta per la scena competitiva di Valorant, scossa da gravi accuse rivolte alla giocatrice professionista Ava “florescent” Eugene. Conosciuta per essere la prima atleta della lega femminile del Game Changers a raggiungere il livello più alto delle competizioni ufficiali, florescent è stata accusata di abusi e molestie in un documento che ha acceso un ampio dibattito nella community—anche per la risposta ufficiale di Riot Games.
Il 15 Maggio 2025, Marceline “Karie” Carson, ex giocatrice del Game Changers, ha pubblicato una lunga testimonianza online nella quale afferma di voler denunciare comportamenti gravi avvenuti nell’ultimo anno da parte di florescent. Il documento, scritto da Karie, riporta la testimonianza di una sua amica, indicata con lo pseudonimo di Brick, per proteggerne l’identità. Secondo quanto raccontato, Brick avrebbe vissuto esperienze sessuali inizialmente consensuali ma accompagnate da disagio fisico e psicologico, culminate in episodi che la testimone considera vere e proprie aggressioni. Brick non ha ancora parlato pubblicamente in prima persona, ma Karie afferma che lo farà quando si sentirà pronta.
Due giorni dopo, il 17 Maggio, florescent ha risposto alle accuse con un messaggio sui social in cui nega ogni responsabilità e annuncia di aver contattato dei legali per difendere la propria reputazione. Ha anche dichiarato di non poter condividere prove pubblicamente per motivi di sicurezza, chiedendo nel frattempo il rispetto della privacy di tutte le persone coinvolte.
La risposta della community è stata immediata, come avvenuto anche in passato in circostanze simili. Alcuni giocatori professionisti hanno espresso solidarietà verso Brick e Karie e diverse figure note del panorama competitivo hanno invitato a trattare il caso con la stessa severità di situazioni passate simili, in cui altri atleti sono stati sospesi immediatamente dalle competizioni.
Ed infatti, come per altre situazioni in cui accuse gravissime sono state mosse verso alcuni giocatori, Riot ha pubblicato un comunicato ufficiale affermando di essere a conoscenza delle accuse e di essere pronta a collaborare con eventuali indagini legali. Tuttavia, non è stato menzionato il nome di florescent nel comunicato ufficiale, scelta che ha generato polemiche tra i fan, soprattutto considerando come in passato la maggior parte degli atleti accusati siano stati nominati esplicitamente.
Oltre alle implicazioni legali e personali, molti nella community temono che quanto accaduto possa avere un impatto negativo su ciò che florescent ha rappresentato finora per la scena femminile di VALORANT.
La sua carriera è stata vista da molti come un punto di svolta per l’inclusione e la valorizzazione delle donne nel panorama competitivo, e queste accuse rischiano di oscurare il percorso compiuto, mettendo in dubbio anche i progressi fatti per l’intera categoria. Alcuni si interrogano su come mantenere il rispetto per il valore storico della sua figura senza ignorare la gravità delle accuse.
Le ex compagne di squadra di florescent – con cui ha condiviso due anni di carriera e ha vinto due campionati mondiali Game Changers – hanno pubblicamente preso le distanze da lei dopo le recenti accuse.
In un comunicato congiunto, Alexis, Loïc, Mel, Nicole e Sarah si sono dette profondamente scosse dai racconti delle vittime e hanno descritto il comportamento di florescent come inaccettabile, parlando di uno schema ricorrente di manipolazione e situazioni pericolose. Pur dichiarando di averla considerata un’amica, hanno riconosciuto quanto sia importante, anche tra conoscenti stretti, sapersi assumere le proprie responsabilità. Infine, hanno chiesto alla community di non spostare l’attenzione sull’impatto competitivo della vicenda, ma di dare priorità al sostegno verso le persone coinvolte, che stanno affrontando un momento estremamente difficile.
Per il momento, non esistono provvedimenti ufficiali né sviluppi legali confermati. La situazione è in continua evoluzione e sarà fondamentale attendere ulteriori informazioni per comprendere l’intera portata dei fatti.