I San Francisco Shock sono i nuovi campioni della Overwatch League

Ci hanno creduto fino in fondo i Seul Dynasty ma nemmeno dopo una rimonta mai vista nella storia delle finali della Overwatch League sono riusciti a resistere alla potenza distruttiva dei San Francisco Shock che dopo 6 mappe sono stati incoronati campioni della stagione 2020. La squadra californiana ha iniziato col piede giusto l’intero weekend sconfiggendo gli stessi Seul Dynasty per 3-2 ignara che li avrebbe incontrati di nuovo sul palco più importante di tutti. Perfetto anche lo scontro con gli Shanghai Dragons, i favoriti assoluti di questa edizione, che non sono riusciti ad adattarsi o a rimontare un game combattuto ma fin troppo faticato.

I match preliminari

Nonostante siano arrivati sul campo più carichi che mai, i Philadelphia Fusion hanno messo in campo una performance davvero scadente. Molti diranno che è colpa del meta ma oltre a non avere una selezione di eroi efficace, in questo weekend è mancata la coordinazione e soprattutto la decisione. Con un bilanciamento delle statistiche degli eroi che favorisce molto le abilità meccaniche come una buona mira o dei buoni riflessi, i Seul Dynasty sono arrivati al loro meglio. Le loro star, Profit e Gesture già campioni mondiali della prima stagione della Overwatch League con i London Spitfire, hanno dimostrato di avere ancora la stoffa dei vincenti. Profit ha dato spettacolo alle redini di Hanzo, Il nostro arciere giapponese preferito, mentre Gesture ha fatto quasi più kill di lui con Roadhog, il tank australiano armato di fucile a pompa. Nonostante la prima sconfitta contro gli Shock, i Dynasty si sono presi la rivincita prima sconfiggendo i Fusion per 3-0 e poi rimandando a casa gli Shanghai Dragons all’ultima mappa guadagnandosi così il posto in finale. La squadra cinese ha ricevuto una sconfitta quasi più bruciante di quella dei coreani perché era data come favorita dagli analisti e tutti si aspettavano che avrebbe portato in Asia la coppa più prestigiosa di Overwatch. Questo non è successo nonostante tra le fila dei Dragons militi l’MVP (miglior giocatore in assoluto) di questa stagione della Overwatch League ovvero Fleta che non è riuscito a sfruttare la sua proverbiale adattabilità contro la montagna di danni che i Dynasty sono riusciti a mettere in campo.

La Finale

Quando Dynasty e Shock sono scesi in campo, ogni squadra aveva i suoi punti di forza e debolezza. Gesture era il miglior tank disponibile ed era nella squadra di Seul mentre Ans e Striker sono tra i due migliori DPS della Overwatch League famosi il primo per la sua Widowmaker e il secondo per la sua Tracer. La prima mappa, Oasis, è stata dominata dagli Shock per 2-0 e ha fatto pensare subito a tutti che la storia si sarebbe ripetuta: le due finali precedenti si sono entrambe concluse con una vittoria schiacciante, la prima con i London Spitfire che hanno battuto i Philadelphia Fusion 4-0 e la seconda con gli Shock che hanno sconfitto i Vancouver Titans sempre 4-0. Quando su King’s Raw i Dynasty sono stati nuovamente sconfitti per 3-2 il loro destino sembrava segnato ma come terza mappa hanno scelto Hanamura. “È un suicidio” hanno detto i caster, “gli Shock non vengono sconfitti su Hanamura da due anni!”. I Dynasty però hanno messo in piedi una difesa sinergica e flessibile fermando l’attacco degli shock dopo essere riusciti a concludere la mappa e prendendosi la prima vittoria della serata. Il pareggio è arrivato su Osservatorio Gibilterra dove i Dynasty hanno messo in piedi un vero e proprio capolavoro completando la mappa in attacco e fermando gli Shock ancora prima del primo checkpoint in una mossa che sembrava una ghigliottina per il morale dei californiani. Su Busan sembrava che la partita dovesse ricominciare da capo con i Dynasty a farla da padroni ma gli Shock non si sono fatti spaventare e hanno sfruttato le debolezze della squadra avversaria: perfetta per controllare larghi spazzi come quelli delle mappe con il carico ma debole concertata in un unico obiettivo come sono le mappe di controllo. Su Busan gli Shock tornano in vantaggio stravincendo per 2-0 e arrivano su Hollywood più determinati che mai. Non riescono a completare la mappa in attacco venendo fermati da un Profit miracoloso che con il suo Hanzo infila 3 colpi alla testa di fila al tempo supplementare negando la map completion. L’attacco dei Dynasty, però, è un disastro: consumano tutto il loro tempo per il primo obiettivo e quando è il momento di scortare il carico vengono sconfitti facilmente essendo costretti a restare vicini al carico perché è scattato il tempo supplementare. Con questo 4-2 i San Francisco Shock si sono assicurati la seconda vittoria consecutiva nella Overwatch League e un montepremi di 1,5 milioni di dollari. Arriveranno alla prossima stagione giustamente orgogliosi e ammantati da un’aura di invincibilità che incuterà sempre più terrore nei loro nemici.

Una stagione da campioni

La vittoria degli Shock non è arrivata come una sorpresa: hanno finito la stagione regolare con un punteggio di 25-3 che gli ha garantito il terzo posto nonostante una partenza burrascosa a causa della pandemia e delle restrizioni di viaggio. La perdita dell’MVP della scorsa stagione, Jay “Sinatraa” Won, che si è dedicato a Valorant si è fatta sentire e ha messo in difficoltà una squadra ben oliata e performante. Grazie al coach Dae-hee “Crusty” Park però, i membri hanno ritrovato la loro sinergia e dimostrato al pubblico e agli analisti che per essere campioni del mondo non gli serve Sinatraa, gli basta il loro talento. Non è mancato anche un breve scandalo che ha coinvolto uno degli healer del team: Minki “Viol2t” Park. Accusato di essere stato violento ed aggressivo con dei giocatori incontrati online, il suo contratto è stato anche momentaneamente sospeso ma una volta risolto l’incidente il giocatore è tornato in campo con il suo Zenyatta e anche nella gran finale ha regalato dei momenti unici grazie al suo talento.

Il futuro

Questa finale ha messo insieme 120mila spettatori contemporanei, circa 4 volte il pubblico di una giornata regolare di match e questo fa ben sperare per il futuro della competizione. L’arena in cui si sono svolti gli ultimi match di questa stagione è stata interamente sponsorizzata da IBM che ha messo al servizio della lega la sua ultima intelligenza artificiale. Partner delle competizioni sono anche Pringles, T-Mobile, Hyperx e Coca Cola a significare che l’attenzione mediatica e commerciale per la competizione è ancora forte. La pandemia però, ha messo in crisi il modello Home and Away pensato per giocare tutti i match dal vivo come la serie A di calcio: una squadra ospita il suo avversario e viceversa per la partita di ritorno. Se il virus non si fosse messo in mezzo il modello sarebbe fallito comunque perché molte delle partite della stagione regolare erano tra due squadre non esattamente al top e risultavano noiose e deludenti. Quando la lega è passata al modello dei tornei mensili in cui tutte le squadre partivano pari ma continuavano a scontrarsi solo le migliori, le visualizzazioni sono raddoppiate perché gli scontri all’ultimo sangue e all’ultimo metro sono aumentati per la gioia dei fan e degli sponsor. Il Covid-19 ha insegnato agli organizzatori a non programmare più in là di un mese mettendo in discussione modelli di business e di intrattenimento ma ora, temprati dalla pandemia, gli organizzatori fanno sapere che hanno già 4 piani diversi per il prossimo anno per garantire a tutti i fan della Overwatch League nuovi match, nuove rivalità storiche ma soprattutto nuove emozioni.

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