Il Palermo Esports ha conquistato la promozione in Serie A nell’Italian Rocket Championship di Rocket League; il Lecce conferma la propria permanenza.

In attesa di quello calcistico, per il momento i tifosi del Palermo possono festeggiare l’approdo in Serie A della squadra di Rocket League. Dopo due stagioni passate nella serie cadetta, per i rosanero è finalmente arrivata la prima conquista assoluta di un posto nella massima serie dell’Italian Rocket Championship del titolo targato Psyonix.

Una stagione da protagonisti

Nato dalla community e successivamente passato sotto l’egida di Pg Esports, l’Italian Rocket Championship è oggi arrivato alla decima stagione competitiva. L’aspetto più interessante è che inizia a catturare sempre più l’attenzione dei club di calcio che con le loro divisioni esports decidono di investire in un titolo che con il pallone ha decisamente molto, tanto in comune. 

Il Palermo Esports in particolare, gestito in collaborazione con i Cyberground Gaming, si trovava alla sua seconda stagione in Serie B. Al termine della prima aveva mancato l’accesso nella finale playoff persa per 3-2 contro i TwentyStars. Questa volta, invece, le due vittorie consecutive contro il Cagliari Esports prima e contro gli Mb Esports poi hanno permesso ai rosanero di accedere per la prima volta in assoluto alla Serie A.

Non solo Palermo, tanto calcio su Rocket League

Il Palermo in Serie B aveva chiuso al terzo posto con 36 punti conquistati. I Mustu Fluck, primi, sono andati direttamente in Serie A, mentre Palermo e Mb Esports hanno affrontato nei playoff del Promotion Tournament la sesta e la settima della Serie A. Ovvero Cagliari e Lecce, altri due club di calcio. Per un Cagliari che lascia in favore del Palermo, il Lecce ha invece confermato la propria permanenza nella massima serie del campionato per la prossima stagione.

In attesa delle finali di Rocket League che si giocheranno dal vivo a luglio al Giffoni Good Game tra Novo, Reply, TwentyStars e Yutoru e che decreteranno il nuovo campione italiano, la prossima stagione è pronta a confermare l’interesse dei club di calcio per questo titolo. D’altronde si tratta pur sempre di spedire una palla in porta: che lo si faccia con delle macchine digitali anziché con i piedi reali, poco cambia.