Pokémon Unite: l'intervista con il producer Masaaki Hoshino

In occasione dei Mondiali di Pokémon 2022 abbiamo avuto l’opportunità di intervistare Masaaki Hoshino Producer di Pokémon Unite per scoprire le origini, lo stato del gioco dopo un anno e cosa ci aspetta in futuro.

Come è nato Pokémon Unite?

“Pokémon vuole sempre espandere il brand con nuovi generi. Il MOBA è molto popolare e se distilli quello che diverte dei MOBA e lo trasformi in Pokémon viene fuori un gran gioco capace di raggiungere sia chi non gioca ai MOBA sia chi non conosce i Pokémon. Raggiungere nuovi pubblici è stato il nostro obiettivo. TiMi Studios ha tanta esperienza con lo sviluppo dei MOBA ma è stata una sfida mettere in piedi una collaborazione transnazionale”.

Pokémon Unite ha appena compiuto un anno, lei è soddisfatto del feedback della community e di dove si trova il gioco in questo momento?

“Siamo sempre in ascolto del feedback della community e crediamo di aver trovato il nostro posto nel mercato dei MOBA. Pokémon è un universo unico e questo ci ha permesso di raggiungere un pubblico ancora più ampio di quello dei MOBA tradizionali. I dati ci dicono che moltissimi bambini sono giocatori molto attivi e credo sia una situazione unica per un MOBA. Abbiamo raggiunto un pubblico più ampio e vogliamo continuare a migliorare il gioco in modo che continui a farlo”.

Come nasce un campione di Pokémon Unite? Come trasformate uno dei tanti personaggi del videogioco in un eroe con mosse uniche?

“Quando decido quale Pokémon trasformare in un campione di Unite mi chiedo sempre cosa può allargare il playstyle? Cosa può portare qualcosa di nuovo? Di Pokémon ce ne sono tanti e scegliere quale sia il migliore per far divertire i giocatori è complicato. Per quanto riguarda la trasformazione, e quindi le mosse, cerco di portare quante più cose possibili dal gioco originale a Unite. Quando devo costruire una mossa da zero cerco sempre di progettare qualcosa di coerente con il gioco e non inserisco mai abilità che il gioco non avrebbe”.

Che obiettivi ha la nuova mappa e a cosa vi siete ispirati per realizzarla?

“Vogliamo che la nuova mappa porti una ventata d’aria fresca nel gioco. L’abbiamo disegnata pensando al competitivo e non vediamo l’ora che la prossima stagione porti i giocatori in questo nuovo spazio. Posso confermare che la nuova mappa sarà dove si terranno le competizioni”.

Siete soddisfatti del circuito esportivo?

“L’esport è un fattore che consideriamo sin dal principio. Siamo andati alla ricerca del feedback di giocatori professionisti e vogliamo rendere Unite un ambiente competitivo frizzante e sempre in movimento. Stiamo anche pensando a un sistema di pick and ban ma non ci stiamo ancora lavorando”.

Dopo tanti anni a lavorare a Soul Caliber, perché scegliere il mondo Pokémon?

“Vista la mia esperienza con i picchiaduro sono molto attento alla fisicità delle mosse. Molte delle mosse che vedete in Unite sono ispirate a Pokkén soprattutto quando segnano. Quando ero a Bandai e lavoravamo a Pokkén mi sono innamorato a tal punto di questo mondo che ho deciso di dedicarmi completamente ai videogiochi Pokémon. Anche nei giorni di Bandai avevo creato una specie di Pokémon Club dove parlare, scambiarsi pareri e Pokémon”.

Com’è stato unire le community della Switch e del mondo mobile in un unico gioco? Aggiungerete mai il supporto per il controller su mobile?

“La maggior parte dei player gioca con la Switch a casa e su mobile quando è in giro, quindi c’è moltissima mescolanza. Siamo molto contenti delle piattaforme e del modo di giocare che abbiamo, non abbiamo in programma di aggiungere nuove piattaforme o il supporto per il controller subito”.

Zapdos è quasi una win condition, chi lo conquista spesso vince la partita anche se è in svantaggio, Rayquaza cambierà le cose?

“Abbiamo ascoltato le lamentele della community. Zapdos debuffava chi non lo conquistava (non importa chi fosse in vantaggio, chi prendeva Zapdos vinceva ndr). Rayquaza, invece, bufferà la squadra che lo sconfigge garantendo delle ricompense più eque”.

Avete in programma degli eventi crossover con gli altri giochi Pokémon?

“Si, li stiamo esplorando, non abbiamo nulla da annunciare, ma ci stiamo pensando”.

Pokkén è tornato su Switch, cosa ci riserva il futuro?

“Questo è l’ultimo anno in cui Pokkén è alla WCS (World Championship Series ndr) e mi ha davvero commosso tutta la passione, l’impegno e l’energia che ho visto alle competizioni 2022. I miei sforzi di creare nuovi modi in cui i fan possono divertirsi con i Pokémon ora sono concentrati su Unite, ma questo non vuol dire che non ci sia ancora tanta eccitazione intorno a Pokkén”.

Cosa la ha sorpresa di più al lancio e in questo primo anno di Unite?

“Sono molto sorpreso e contento della quantità di player che stanno giocando a Unite, in particolare dei nuovi fan che stanno scoprendo i Pokémon grazie a Unite. I Moba non hanno una audience così giovane, e i bambini che ci giocano con i genitori sono la cosa migliore in assoluto per me”.

Quale nuovo gioco Pokémon vorrebbe creare?

(Ride) “Sto considerando diverse cose, mettiamola così”.

Qual è il suo Pokémon preferito e perché?

“Absol è il mio preferito: è forte, è rapido ed è sveglio. Poi è uno dei due che possono sconfiggere Mewtwo, quindi è figo!”