Rainbow Six, i Rogue lasciano

I Rogue decidono di abbandonare la scena esports di Rainbow Six Siege. Dopo i Fnatic, il titolo di Ubisoft perde un’altra organizzazione di primo livello.

Nei giorni in cui l’attenzione degli appassionati di Rainbow Six è per il Six Invitational, competizione che per la prima volta è sbarcata in Brasile, c’è un’altra organizzazione storica che lascia il titolo di Ubisoft. Dopo i Fnatic, anche i Rogue hanno deciso di lasciare la scena competitiva di Siege. “Dopo sei anni – si legge sull’account X ufficiale dell’organizzazione nordamericana -, il nostro viaggio in Rainbow Six è giunto al termine. Oggi lasciamo lo spazio competitivo. Grazie a Ubisoft e a tutti coloro che hanno contribuito a questo incredibile capitolo sul palco o dietro lo schermo”.

Il Six Berlin Major come punto più alto

I Rogue sono entrati a far parte della scena esports di Rainbow Six Siege nell’agosto 2017 con l’acquisizione dell’ex roster dei Vertical Gaming. Nella regione nordamericana, la squadra ha vinto gli United States Nationals 2018 e il DreamHack Valencia 2019. Nel gennaio 2020, invece, l’organizzazione ha deciso di firmare l’ex roster dei Giants Gaming con il conseguente passaggio nel campionato europeo. Da allora, la squadra ha partecipato a diversi eventi internazionali. Il più grande risultato dei Rogue è arrivato al Six Berlin Major, dove William “Spoit” Löfstedt e compagni hanno sollevato il trofeo vincendo contro i FaZe Clan nell’ultimo atto del torneo.

Quale futuro per Rainbow Six?

I campanelli d’allarme, intanto, continuano a suonare dalle parti di Ubisoft. La gestione di Rainbow Six, non solo per quel che riguarda l’esports, comincia a preoccupare gli appassionati del titolo. Alla soglia dei nove anni, Siege continua ad essere estremamente attuale. È chiaro, però, che c’è stata una perdita di interesse intorno al titolo soprattutto dal punto di vista competitivo. Blast, Tournament Organizer, spera di risollevare le sorti di Rainbow Six dopo una stagione in chiaroscuro. Restano le perplessità, con le scene Tier 2 e Tier 3 quasi fuori dai giochi se non per alcuni tornei off-season come l’R6 South Breach. La scena è sicuramente più sostenibile con l’avvento delle leghe chiuse, ma l’interesse dei colossi dell’esports sta scemando. Emblematiche, a tal proposito, le scelte di Rogue e Fnatic.