Siamo stati all’inaugurazione della gaming house torinese di Reply Totem, uno spazio che l’organizzazione vuole usare non solo per bootcamp, allenamenti e competizioni, ma anche come postazione di casting, come spazio per i suoi eventi e come hub per le sue operazioni di marketing.
“Non è uno spazio aperto al pubblico ma è pesato per interagire anche con la community” ci ha detto Giulia Manni, marketing specialist di Reply Totem. “Qui verranno ad allenarsi e competere il team di Apex, quello di Brawl Stars, quello di Call of Duty e il nostro proplayer di Marvel Snap. In più, dalla sala streaming e dalle varie postazioni, potremo fare dirette e castare. Proprio sta sera BBlade e Sniperpigna (Nicolò Maggi e Sara Nicole Pigna) hanno una competizione e la giocheranno qui”.
Lo spazio si sviluppa su due piani: a livello strada c’è una sala streaming (che si affaccia con una vetrina su una via del centro di Torino), una sala riunioni e la parete dove sono ospitati i dieci trofei nazionali e internazionali portati a casa dal team. Al piano interrato, accanto a una sala polifuzionale, c’è lo spazio console/mobile con un divano per i giocatori di Brawl Stars e una PS5 con FC 25. Superato un arco, una sala con volta a botte tutta di mattoni ospita le postazioni PC.
“I Totem sono una delle poche realtà in Italia a poter avere una gaming house” ci ha detto Sniperpigna, “un posto come questo, poi, è un vantaggio competitivo per la squadra perché vivere a contatto con il team crea quel rapporto a livello umano e personale che ti dà qualcosa in più in game”. “A livello umano, per un team, non può che fare bene avere più coesione personale” le fa eco il compagno di squadra BBlade.
“La gaming house non è solo un bel flex” ha detto il giocatore di Brawl Stars Marwane “Maru” Lahrache. “Quando arrivano le finali mensili o le qualifiche, giocare insieme con la connessione perfetta che c’è qua fa davvero la differenza”. “Migliorano sinergia e coordinazione”, continua il suo compagno di squadra Maurizio “Maury” Tunno, “qui si sente un miglioramento concreto delle prestazioni”. “Quando sei in chiamata su Discord non capisci come si sentono veramente i tuoi compagni” continua Maru, “dal vivo capisci tutto, si esulta insieme, si perde insieme e si trova sempre la motivazione per portare a casa il game successivo, siamo più uniti”.
Fabio Cucciari, ceo di Reply Totem, ci ha raccontato le origini dello spazio: “La gaming house, come progetto, è nata tre anni fa con l’esplicito obiettivo di approdare nel centro di Torino sia per stare vicino al main partner dell’organizzazione (Reply ha il quartier generale a pochi passi) sia per metterci in vetrina perché per noi è importante targettizzare chi passa in un quartiere di movida come il Quadrilatero Romano”.
Quando gli abbiamo chiesto il senso, dal punto di vista economico e competitivo, di uno spazio di questo tipo, il ceo ci ha detto che quella di “non avere il classico modello di gaming house, in cui i giocatori e i creator alloggiano, è stata una scelta. La nostra è un media hub modulare che permette sia di allenarsi sia di creare contenuti. Il desiderio di aprire di più lo spazio alla community c’è: le stanze al piano di sopra sono pensate per watch party quando ci sono i tornei, meet and greet e persino panel per il settore education”.
La gaming house è anche un vero e proprio “asset competitivo perché è uno spazio fisico indispensabile per creare sinergia, fare team building e creare contenuti di alto livello come ce li chiedono i brand. Non esternalizzare tutto questo è diventato molto importante in poco tempo. Ora che la struttura c’è abbiamo avviato anche dei progetti education rivolti alle scuole, sia master universitari sia its, incentrati sul diventare un pro player o uno streamer”.
Solo i prossimi risultati del team potranno dirci se l’investimento sta già dando i frutti sperati a livello competitivo. La presenza fisica, in centro città, di una realtà esports italiana, invece, è già un traguardo non indifferente per Reply Totem che può aggiungere una gaming house invidiabile al suo portfolio composto da 10 pro player a contratto, 25 content creator e un pubblico di fan che va dai 10 ai 40 anni.