san marino esport
San Marino flag waving in the blue sky with green fields at mountain peak background. Nature theme.

La Repubblica di San Marino diventa tra i primi al mondo a regolamentare il settore esport con norme e leggi dedicate.

Non è una novità che la più antica repubblica al mondo si interessi al settore dell’esport. Ormai da diversi anni infatti San Marino si è resa protagonista di numerosi dibattiti, anche a livello politico, su quali passi compiere in questo settore. Oggi il percorso di interlocuzione tra le parti sembra essere terminato con l’approvazione all’Aula del Parlamento sammarinese del Codice dell’Esport. All’unanimità.

Cos’è il Codice dell’Esport di San Marino

La Repubblica del Titano ha messo a punto uno dei primi testi al mondo in materia di legislazione dell’esports. La norma appena approvata si rivolge ai numerosi aspetti e materie che è possibile “incontrare” quando si parla di gaming competitivo: dai controlli delle gare ai premi, dall’età dei giocatori ai requisiti per competere e organizzare tornei. Ad esempio nella norma è presente un punto che indica in 16 anni l’età minima, previo consenso del genitore o tutore, per svolgere attività esportiva. Soglia che in determinate condizioni e “purché non incida negativamente sugli obblighi scolastici” potrà essere abbassata a 13 anni.

Con l’approvazione del codice viene inoltre introdotta una vera e propria “Giustizia Esportiva”. Verrà infatti istituito un tribunale con “funzione conciliativa e commissione che vigili sul rispetto delle regole”. In caso di illeciti e violazioni del Codice sono previste sanzioni significative, incluso l’arresto in caso di frode. Accanto all’organo giudiziario è anche previsto un permesso di soggiorno speciale rilasciato “sulla base di determinate requisiti e di durata non superiore a un anno” per permettere a giocatori e altre figure di competere a livello esportivo, fino a un massimo 100 permessi l’anno (cifra che potrebbe cambiare nei prossimi anni).

Una grande opportunità

Secondo Teodoro Lonfernini, attuale segretario di Stato per il turismo di San Marino e membro del Partito Democratico Cristiano Sammarinese, nonché ex-Capitano Reggente a cavallo tra 2012 e 2013, si tratta di una “grande opportunità per l’indotto”, come raccontato a Rtv. “Essere tra i primissimi al mondo che legiferano un intero codice del settore ci porterà ad anticipare molto i tempi o ad anticipare tanti altri che su questo mercato si stanno muovendo”, con una norma che tra l’altro è stata approvata “praticamente all’unanimità”.

“Il mercato non è rappresentato solo dalla mera pratica del gioco”, ha proseguito Lonfernini su Rtv, “ma è anche un mercato economico, di persone realmente presenti, e che può generare per l’indotto grandi opportunità”. E mentre in Italia si aspetta di capire quando si potrebbe discutere della proposta di legge depositata dalla deputata Frassini (Lega) alla Camera, a San Marino si pensa già alla prossima mossa. “Da oggi in avanti dobbiamo lavorare sulla parte comunicativa. Più soggetti ed imprese possibili devono sapere che San Marino si è dotato di una legislazione di questa portata. Abbiamo in mente di fare un convegno, forse già a luglio, coinvolgendo imprese ed esperti di settore, e abbiamo degli appuntamenti che potevano partire soltanto con l’approvazione definitiva della legge”, ha concluso Lonfernini.