Warzone 2.0 e DMZ: prime impressioni

Con Warzone 2.0 e la DMZ i battle royale non saranno più gli stessi.

Le prime 24 ore di lancio di un gioco online raramente sono indicative del suo massimo potenziale e la nuova generazione di battle royale firmati Call of Duty non fa eccezione. Le prime partite hanno sofferto di framedrop imponenti, lag, disconnessioni e blocchi, ma sono state comunque una figata.

Infinity War ha fatto centro con il nuovo Warzone e a dirlo non siamo noi, sono i numeri dei giocatori. La nuova mappa Al Mazra è ben sviluppata sia orizzontalmente che verticalmente. Gli eventi (qui vi spieghiamo cosa sono e come funzionano) fanno da ottimi catalizzatori per chi ha voglia di azione e la nuova logica di looting rimette ordine in quella che era un’esperienza decisamente caotica e sregolata.

Warzone 2.0 e DMZ: prime impressioni

Se Warzone 2.0 è un miglioramento su tutti i fronti di un’esperienza che già conosciamo (bellissimo anche il nuovo gulag) la vera rivoluzione arriva con la nuova modalità DMZ. Qui potete trovare la nostra spiegazione completa quindi questa analisi si concentrerà solo sulle prime sensazioni concrete di gioco. Gli Extraction Shooter sono la moda del momento in fatto di sparatutto e la versione ideata da Call of Duty è davvero intrigante.

Alto rischio – alte ricompense: questo è il motto della DMZ. Qui i nemici controllati dall’AI non scherzano come nella campagna, in pochi secondi vi manderanno a terra e se tutta la vostra squadra muore, perderete tutto ogni cosa che avete addosso: armi, equipaggiamento, soldi e quant’altro. Morire nella DMZ costa caro quindi l’approccio da tenere è decisamente più tattico che in Warzone.

Warzone 2.0 e DMZ: prime impressioni

Qui la comunicazione è fondamentale: senza un obiettivo comune, coordinazione nell’attaccare le roccaforti nemiche e condivisione delle risorse durerete davvero poco perché oltre all’intelligenza artificiale dovrete preoccuparvi anche degli operatori nemici. Nella DMZ non c’è un cerchio che si restringe ma non è così infrequente che due team rivali si scontrino: valutate bene i rischi di un ingaggio simile, spesso non vale la pena mettere a rischio tutto il proprio loadout per fare gli spavaldi.

Quando riuscirete a estrarre le vostre prime ricompense, però, non riuscirete più a smettere di voler sfidare la DMZ. Potrete sbloccare armi e blueprint di oggetti che ancora non avete, equipaggiamento unico, skin, decori e chi più ne ha più ne metta. Il gameplay millimetrico di Modern Warfare, poi, è la ciliegina sulla torta di una modalità destinata a cambiare per sempre Call of Duty.

Warzone 2.0 e DMZ: prime impressioni

Abbiamo molto apprezzato anche il nuovo battle pass e la sua suddivisione in zone. Il sistema di ricompense della prima stagione di Modern Warfare 2 ha la forma di una mappa divisa in settori collegati tra loro. Ogni settore ha 4 ricompense, ciascuna delle quali richiede un punto per essere sbloccata. Come si guadagnano i punti? Semplicemente giocando e la cosa davvero unica è che il percorso di sblocco non è lineare, bensì potete scegliere quale settore e quali ricompense di ciascun settore andare a sbloccare.

La nuova coppia di esperienze free to play targate Activision è davvero un grandissimo passo avanti rispetto al Warzone del passato. Più personalizzazioni, più precisione, più rischio e più ricompense, se siete fan degli sparatutto non potete proprio perdervi Warzone 2.0 e soprattutto la nuova DMZ con tutti i segreti che nasconde.