EA Sports F1 25 è esattamente ciò che vi aspettate, forse un pochino meglio. In qualità di sportivo a cadenza annuale, chi conosce la serie sa esattamente cosa lo aspetta tra carriera, multigiocatore e dinamiche simulative. Codemasters, però, è riuscita a infilare anche in questa iterazione alcune chicche che gli appassionati della Formula 1 sapranno apprezzare.
La prima di queste è Breaking Point, la modalità storia del franchise che, quest’anno, torna con il terzo capitolo della sua saga. Tornano Aiden Jackson e Devon Butler a fare da protagonisti (dopo il loro debutto nel 2021) e torna la scuderia Konnersport che quest’anno punta al gradino più alto del podio.
Ci sono drammi, colpi di scena, pugnalate alle spalle e tutto quello che abbiamo imparato ad aspettarci da questa modalità che, anche in quest’anno dispari di innovazione tecnica minore, torna a fare da grosso fattore di attrattiva per il grande pubblico. Visto che quest’anno è anche possibile scegliere quale dei due piloti interpretare, Breaking Point diventa improvvisamente molto più rigiocabile rispetto al passato perché in base al protagonista, molti punti cardine e persino il finale cambia non di poco.
F1 25, poi, lascia a casa le vecchie generazioni di console (PS4 e Xbox One) creandosi più spazio per una grafica migliore, movimenti dei personaggi meno robotici, suoni più dettagliati (c’è un suono diverso per ogni produttore di power unit) e un’esperienza che ci è parsa, in generale, più fluida. A livello di realismo, abbiamo molto apprezzato (e sentito la differenza) le nuove piste tracciate con il LIDAR: Bahrain, Miami, Melbourne, Suzuka e Imola che si aggiungono a Silverstone e SPA-Francorchamps. La differenza fondamentale rispetto al passato è che queste nuove scansioni sono state fatte durante i weekend di gara e quindi comprendono i cordoli e le barriere specifiche di ciascuna corsa.
La modalità Carriera Scuderia (My Team) è dove sono state concentrate la maggior parte delle risorse in fatto di redesign e abbiamo molto apprezzato i cambiamenti implementati. Dite addio al pilota-proprietario, ora la Carriera Scuderia è un parente stretto di F1 Manager dove si gioca nei panni del team principal per decidere dove investire, quali sponsor corteggiare, come convincere un pilota di punta a scommettere sulla propria scuderia e tutte quelle altre decisioni fondamentali che avvengono, spesso, a porte chiuse.
Non mancano i difetti: la modalità non è profondissima (siamo lontani da un gestionale vero) e avremmo preferito evitare di correre in ogni weekend per massimizzare i punti guadagnati. Un investimento nell’intelligenza artificiale avrebbe fatto molto e arricchito davvero il parco delle esperienze offerte dal gioco.
Dal punto di vista della simulazione, il gioco fa dei passi indietro rispetto all’edizione 24 diventando insieme più preciso e più punitivo. La macchina, anche pad alla mano, risulta più erratica a un primo impatto ma, con il passare delle gare, è evidente come Codemasters abbia deciso di “separare” le varie sezioni della monoposto (anteriore e posteriore) dandogli più indipendenza nelle fasi cruciali: la frenata e la curva.
Gli esportivi della Formula 1 apprezzeranno la maggiore personalizzazione della macchina di F1 25 perché ricorda la riuscita edizione 2023, i giocatori più casual dovranno rassegnarsi ad affidarsi, almeno all’inizio, agli aiuti di gioco per avere risultati al top. La nostra esperienza complessiva in compagnia di F1 25 è stata piacevole: le innovazioni, anche se piccole, ci sono piaciute così come la prosecuzione dell’universo narrativo ideato da Codemasters. Le solite sbavature in fatto di framedrop (soprattutto nei filmati del podio) e di mancanza di profondità ci sono, quindi il nostro consiglio è sempre quello di aspettare forti sconti o lo sbarco su EA Play. Il gioco è come ve lo aspettate, forse un pochino meglio.