Idea ambiziosa quella di Kojima, che punta a mettere in difficoltà i player. I personaggi fermi per troppo tempo potrebbero dimenticare abilità vitali.
Avete poco tempo a disposizione e per finire il vostro nuovo videogioco preferito c’è bisogno di tanto tempo? Abbiamo una brutta notizia per voi. Hideo Kojima, infatti, ha annunciato piani per penalizzare i giocatori che prendono lunghe pause. Niente grind, niente gloria: i vostri personaggi in futuro potrebbero dimenticare abilità vitali. Conosciuto come innovatore nel mondo dei videogiochi, Kojima ha sempre spinto i confini del possibile. Recentemente, tuttavia, ha confessato di essere stanco di tutti gli elogi che puntualmente riceve quando uno dei suoi videogiochi viene consegnato al grande pubblico. Al contrario, cerca la controversia, qualcosa che scuota il suo pubblico e scateni il dibattito.
Parola d’ordine: dimenticare
Forse è proprio questo sentimento che lo ha spinto a concepire un’idea sicuramente controversa per una meccanica di gioco: il dimenticare. Nel diciassettesimo episodio del suo podcast radiofonico KOJI10 ha spiegato questo concetto. Fondamentalmente, il protagonista dimentica lentamente come sparare o persino il suo lavoro se si prende una pausa troppo lunga. “I giocatori dovrebbero prendersi una settimana libera dal lavoro o dalla scuola per giocare,” ha scherzato Kojima. Il gioco richiederebbe attenzione costante. L’alternativa è fare i conti con le conseguenze.
I precedenti di Kojima
Già in Metal Gear Solid 3: Snake Eater (uscito nel 2004), il cibo andava a male seguendo l’orologio del mondo reale, influenzando direttamente la salute del personaggio. E sempre lì, il celebre boss The End poteva morire di vecchiaia se il giocatore decideva di aspettare una settimana prima dello scontro. Nel primo Metal Gear Solid, la rottura della quarta parete divenne iconica: per sconfiggere Psycho Mantis, il giocatore doveva cambiare fisicamente la porta del controller. Kojima, dunque, non si accontenta più degli applausi. “Sono stanco delle lodi, voglio creare qualcosa che divida, che faccia discutere”, ha dichiarato.