REYKJAVIK, ICELAND - APRIL 24: A view of the player's stage at the VALORANT Masters Finals on April 24, 2022 in Reykjavik, Iceland. (Photo by Colin Young-Wolff/Riot Games)

Al via la seconda competizione internazionale di Valorant, ultimo appuntamento competitivo prima del mondiale in Turchia.

È il ritorno del grande esport competitivo internzionale di Valorant che per la prima volta approda a Copenhagen, cittadina che ospiterà il secondo Masters dell’anno con pubblico dal vivo. È il primo evento internazionale del tactical shooter targato Riot Games in cui sarà possibile per tifosi e spettatori assistere in presenza nel corso del torneo che si svolgerà dal 10 al 24 luglio 2022. Dodici le squadre che si sfideranno nella competizione, proveniente dalla sette diverse regioni competitive definite da Riot: otto partiranno già il 10 luglio dalla prima fase di Group Stage, mentre le quattro vincitrici dei principali campionati Vct esordiranno a partire dal 14 luglio nella seconda fase.

Il formato: come funziona?

In palio non solo il montepremi e la gloria ma anche la possibilità di accumulare punti circuito per ottenere la qualificazione al mondiale, i Champions che si disputeranno a settembre a Istanbul, in Turchia. Il vincitore assoluto, invece, otterrà di fatto il pass diretto per la capitale anatolica grazie ai 1000 punti circuiti in palio, rendendo la sfida per la vittoria del Masters ancora più decisiva. I primi quattro giorni di competizioni vedranno sfidarsi le otto squadre qualificate come secondo o terzo seed delle regioni maggiori o primo seed delle regioni minori: si tratta di Funplus Phoenix e Guild Esports per la regione Emea, degli Optic Gaming per il Nord America, dei Loud per il Brasile, dei Kru Esport, vincitori dello spareggio tra le rappresentanti di America Latina e Brasile, dei Drx dalla Corea, dei giapponesi Northeption e dei tailandesi Xerxia dell’Apac. Queste otto squadre sono state sorteggiate in due diversi gironi da quattro che hanno un formato Gsl, ovvero una sorta di mini-tabellone a eliminazione diretta: le due squadre di ogni gruppo che usciranno vincitrici dal bracket approderanno alla fase successiva.

Il tabellone finale

A partire dal 14 luglio entreranno in gioco anche Fnatic, Xset, Paper Rex e Leviathan, le vincitrici delle rispettive leghe Emea, Na, Apac e Latam, a cui si aggiungeranno le quattro squadre provenienti dalla prima fase di Group Stage. Queste saranno sorteggiate in modo che non si affrontino tra di loro: le partite, tutte Bo3 a eccezione della finale del Loser Bracket e della Grand Final che saranno Bo5, vedranno sfidarsi le quattro teste di serie sopra menzionate contro una squadra del precedente Group Stage, con l’unico criterio che le squadre proveniente dallo stesso girone saranno posizionate nelle parti opposte del tabellone in modo da evitare che si scontrino nuovamente almeno nelle fasi iniziali del bracket finale. 

REYKJAVIK, ICELAND – APRIL 24: Team OpTic Gaming poses with trophy in hand after their victory at the VALORANT Masters Finals on April 24, 2022 in Reykjavik, Iceland. (Photo by Colin Young-Wolff/Riot Games)

Le favorite

Impossibile non pensare agli Optic come squadra favorita per la vittoria del torneo, già vincitrice agli scorsi Masters di Reykjavik e capace di riuscire a qualificarsi nuovamente anche per il Masters di Copenhagen nonostante l’enorme concorrenza nordamericana. Per molti, però, i veri favoriti potrebbero essere i brasiliani Loud, già finalisti in Islanda e rappresentanti di un intero movimento in costante e continua crescita. La sorpresa, invece, potrebbe arrivare dall’Asia: i Northeption, ad esempio, hanno stupito l’intera scena giapponese portandosi a casa un risultato inaspettato grazie a uno stile di gioco frizzantino, tipico dell’Estremo Oriente, che potrebbe sorprendere anche le avversarie del Masters danese. Da non sottovalutare, infine, i Drx, una delle più importanti organizzazioni sudcoreane con un’ottima e costante presenza anche su League of Legends. La scena di Seul è tra quelle che più rapidamente è riuscita a colmare il gap iniziale con l’Occidente, storicamente più a suo agio con gli fps, gap che potrebbe essere stato finalmente chiuso.