Nella notte tra il 6 e il 7 ottobre un hacker anonimo ha pubblicato su internet un pacchetto di dati da 125 GB contenente l’intero codice sorgente di Twitch, incluse le entrate degli streamer più pagati a partire dal 2019 e alcune preziose informazioni che suggeriscono che Amazon Vapor, il tanto chiacchierato rivale di Steam sviluppato dal colosso dell’ecommerce, potrebbe davvero esistere. Twitch ha confermato l’hack su Twitter, ma ha scritto che ancora non conosce l’entità della violazione.

Il contenuto dell’attacco è stato pubblicato su 4chan ed è stato descritto dalla sua fonte non identificata come «parte uno» di «una fuga di notizie estremamente pogger (termine famoso su Twitch per indicare quando si batte un avversario e si è velatamente sbruffoni al riguardo ndr)», affermando che contiene:

> L’intero codice sorgente di twitch.tv, con una cronologia che risale ai suoi inizi

> I client Twitch per dispositivi mobili, desktop e console

> Vari servizi AWS interni (Amazon Web Services, l’intelaiatura del sito e il suo hosting) utilizzati da Twitch

> Ogni altra proprietà posseduta da Twitch, inclusi IGDB e CurseForge

> Vapor: il concorrente di Steam in sviluppo dagli Amazon Game Studios

E, nelle parole dell’hacker, «Tutti i rapporti sui pagamenti dei creator dal 2019 fino ad oggi. Scopri quanto sta guadagnando davvero il tuo streamer preferito!»

Il fatto che Twitch sia ormai un «disgustoso pozzo nero tossico», è stata la motivazione data dagli hacker insieme alla volontà di «promuovere la concorrenza nello spazio dello streaming video online». Aggiungono: «li abbiamo completamente pwnd (termine del mondo del gaming che deriva da Owned: battutti con un pizzico di umiliazione ndr)».

Non è mancato anche l’hashtag #DoBetterTwitch. Abbiamo verificato che si tratta di un torrent funzionante e alcune fonti anonime all’interno di Twitch hanno già confermato che i dati sono legittimi. Le conseguenze di un’attacco hacker come questo possono essere enormi. Chiaramente la prima cosa che dovrebbe fare chiunque abbia un account Twitch è cambiare immediatamente la propria password e impostare l’autenticazione a due fattori.

Twitch però, ha già comunicato che non ospitando i numeri completi delle carte di credito sul suo sito, questi ultimi non sono potuti trapelare. I problemi a lungo termine, però, saranno molto più complessi. Solo le informazioni finanziarie dei grandi nomi dello streaming avranno un impatto devastante per Twitch.

Parlare di guadagni online è tabù per i top creatore e ora che le cifre, nell’ordine di milioni di dollari, sono pubbliche, spettatori e concorrenti possono farsi un’idea della montagna di soldi che circola tra così pochi individui.

Continuate a seguirci per scoprire chi sono gli streamer più pagati in Italia e nel mondo!