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I Webidoo Gaming sono attualmente al centro dell’attenzione mediatica: il punto della situazione.

A pochi giorni dall’inizio del campionato italiano di League of Legends un nuovo caso sembra scuotere la scena competitiva con protagonisti i Webidoo Gaming. Al Pg Nationals, competizione creata e gestita da Pg Esports, figurano infatti anche i Webidoo Gaming, o per meglio dire figuravano: l’organizzazione ci ha infatti comunicato che non parteciperà al Summer Split 2023. Ma cosa è successo? Proviamo a fare il punto sulla situazione.

Obiettivo: salvezza

I Webidoo Gaming sono arrivati nella massima serie italiana del Pg Nationals a inizio 2023, acquisendo lo slot ceduto dai Samsung Morning Stars. Arrivavano da appena uno split giocato in Proving Grounds nel 2022, con la volontà di entrare il prima possibile in “Serie A”. Ma su questi due fattori torneremo tra poco. Facciamo un passo indietro: nel primo split primaverile del campionato, vinto poi dai Macko in finale sugli Outplayed, i Webidoo si sono fermati al settimo posto. Nonostante un roster che sulla carta avrebbe potuto ottenere qualcosa di più, la squadra non è riuscita mai a girare per davvero, finendo nella zona retrocessione.

Dallo Spring al Summer le squadre conservano il proprio posto: attraverso un sistema di punti acquisiti in base ai piazzamenti ottenuti nei due split, a fine stagione le peggiori due devono giocare il Promotion Tournament per mantenere il proprio slot nella massima serie. Con il rischio di retrocedere, i Webidoo avrebbero così deciso in un primo momento di puntare su un roster solido e sulla carta in corsa per la Top 4. Come già anticipato su Esportsmag, tale roster avrebbe dovuto vedere tra i suoi punti fermi uno dei giocatori più esperti e di lungo corso della scena, il polacco Marcin “Selfie” Wolski, che vanta presenze in Eulcs e Lec. Insieme a lui Stenbosse, Noodle, Odi11 e HungryPanda, tutti nomi più che validi nel panorama competitivo. 

Le tappe in date

La prima tappa è fissata per il 23 maggio 2023, giorno in cui le squadre del Pg Nationals avrebbero dovuto presentare il roster per il campionato per permettere a Pg Esports e Riot Games di effettuare il “behaviour check”, ovvero i controlli sullo storico dei player per la loro ammissibilità o meno. Tale data funge inoltre da presentazione della squadra titolare per la prima settimana di competizione, con inizio 8 giugno. Il roster definitivo deve invece essere presentato entro il 30 maggio 2023 per il “roster lock” effettivo.

Secondo la ricostruzione da noi effettuata in base alle testimonianze ricevute, il management dei Webidoo, ricevuto l’ok dei vertici dell’org, avrebbe presentato il 23 maggio il suddetto roster, senza però aver messo ancora sotto contratto nessuno dei giocatori. I player inseriti nel roster sarebbero stati “bloccati” tramite accordi verbali (una pratica piuttosto diffusa) in attesa di definire i dettagli dei contratti da firmare. A pochi giorni dall’inizio del campionato, tuttavia, nessun contratto era ancora stato sottoposto né ai giocatori né allo staff, la cui guida come head coach era stata affidata al russo Roman “D2K” Lanskoy. 

Il mancato sponsor

Secondo fonti in nostro possesso, inizialmente i giocatori selezionati per il roster erano restii ad accettare la proposta avanzata dai Webidoo di giocare sotto la loro bandiera. La causa è da ricercare in quanto accaduto nello split precedente, di cui parleremo tra poco ma che, per anticipare qualcosa, aveva già vissuto una configurazione simile. A convincere i giocatori che non ci sarebbero stati problemi sarebbe stata la promessa dell’arrivo di uno sponsor importante. Si tratta di un noto marchio automobilistico che avrebbe consentito di sostenere tutte le spese e che avrebbe convinto i giocatori ad accettare, almeno verbalmente, la proposta.

Facendo una stima attenta, stiamo parlando di un roster che sarebbe costato tra i 20.000  e i 25.000 euro, incluso il coaching staff, per la sola regular season. Escludendo per il momento, quindi, eventuali playoff e altri bonus concordati che farebbero lievitare la somma ulteriormente. Tale sponsorizzazione, però, alla fine non si sarebbe concretizzata, spingendo l’organizzazione dei Webidoo a cambiare i propri piani, “stracciando” gli accordi verbali con giocatori e staff e puntando su un roster decisamente ridimensionato a livello di costi, quasi azzerati. 

Webidoo: non è la prima volta

Un eventuale cambio di strategia in base alle risorse disponibili non è certo un reato o una pratica poco diffusa ma ciò che ha colpito la community è il tempismo. Un cambio di questo tipo a dieci giorni dall’inizio del campionato di fatto danneggia player e staff, ormai impossibilitati a trovare un’altra squadra per il Summer Split. In questo momento, infatti, i giochi sono già fatti per praticamente tutti i team. Inoltre i giocatori, secondo quanto da noi appreso, non avrebbero ricevuto alcuna comunicazione diretta dall’organizzazione che avrebbe semplicemente ignorato le loro richieste di spiegazioni. Ghosting, come si dice in gergo, che ha spinto i giocatori a tornare su Twitter per trovare un nuovo team: il primo è stato il 29 maggio Hungrypanda, che ha parlato eufemisticamente di “sfortunate circostanze”.

Il fatto che i giocatori non fossero del tutto convinti di potersi fidare dei Webidoo Gaming risale a quanto accaduto prima dell’inizio dello scorso Spring Split. Secondo una testimonianza da noi raccolta, per la costruzione del roster 2023 era stato comunicato al coaching staff un budget annuale ingente, immaginiamo simile a quello raccontato in precedenza, che comprendeva contratti annuali per giocatori e coach, oltre che la presenza in gaming house. In base a tali premesse, il coaching staff dell’epoca aveva iniziato a lavorare sul roster già da ottobre, in modo da definire tutto per dicembre. Ancora una volta però si trattava in un primo momento di puri accordi verbali, con i contratti che tardavano ad arrivare.

Il mistero dello slot dei Webidoo in Pg Nationals

Arrivati a dicembre inoltrato, dopo aver lavorato per oltre un mese senza contratto tra provini e primi accordi raggiunti con i vari player, viene comunicato al coaching staff che il budget era stato notevolmente ridimensionato. Dal management dei Webidoo Gaming sarebbe arrivata la richiesta di trovare giocatori disposti a giocare gratuitamente, per poi acconsentire a un budget di al massimo 2.000 euro, staff incluso, praticamente circa un decimo di quello inizialmente previsto. Di fatto si trattava di pagare i giocatori 150 euro al mese per un lavoro che richiede indicativamente tra allenamenti e partite ufficiali circa 200 ore mensili. Tradotto: 75 centesimi l’ora. Sia chiaro che in generale gli esports in Italia non permettono a tutti di avere ancora uno stipendio pieno e sono diversi i giocatori che, almeno inizialmente, giocano per cifre irrisorie. Qui, ancora una volta, è però il cambio improvviso di direzione a destare preoccupazione, oltre che il tempismo.

Nonostante non sia avvenuto a 10 giorni dall’inizio del campionato, cambiare idea a dicembre significa comunque arrivare in un momento in cui quasi tutte le squadre hanno completato i propri roster, rendendo di fatto difficile, quasi impossibile, per staff e player trovare una nuova sistemazione. A ciò va aggiunto che, sempre secondo la testimonianza da noi raccolta, in quel momento i Webidoo non avevano ancora formalizzato l’acquisto dello slot dai Samsung Morning Stars, nonostante allo staff fosse stato comunicato che era già tutto risolto. Poco tempo dopo si sarebbe inoltre scoperto che i Webidoo avrebbero accarezzato persino l’idea di tirarsi indietro dall’acquisto, rinunciando allo slot.

Non solo League of Legends

League of Legends non sembra però l’unico titolo protagonista delle difficoltà gestionali dei Webidoo Gaming. Secondo quanto riferito su Twitter da MonkiAero, giocatore dei Webidoo per la squadra di Rocket League, nessuno dei tre player del suo team avrebbe ricevuto i contratti promessi. La squadra, che compete attualmente nel campionato Italian Rocket Championship, è composta dal polacco MonkiAero, dallo scozzese Icon e dall’italiano Sorius. Secondo la testimonianza pubblica, i tre avrebbero preso accordi verbali con l’organizzazione con la promessa di ricevere al più presto i contratti da firmare.

Arrivati però quasi alla conclusione del campionato, con appena due giornate da disputare, nulla sembra essere ancora arrivato sulla scrivania dei giocatori in attesa da aprile. A quanto pare i player, come si evince dal secondo tweet, avrebbero ricevuto come risposta che nessun contratto verrà loro inviato ma che a fine stagione riceveranno come concordato verbalmente il compenso tramite trasferimento bancario. Senza alcuna scrittura, tuttavia, rimane solo la parola e la fiducia di un rapporto che non appare solido tra giocatori e organizzazione.

I Webidoo fuori dal Pg Nationals

In tutto questo, prima di ricevere la comunicazione da parte dei Webidoo Gaming, avevamo ricevuto la risposta da parte di Pg Esports, organizer del campionato che era già all’opera sul caso. “In questo momento la nostra priorità è ricostruire l’intero accaduto per fare chiarezza su quali siano le eventuali responsabilità dell’organizzazione e accertarle. Non possiamo ovviamente anticipare nulla perché non abbiamo il quadro completo ma possiamo rassicurare tutti che qualora venissero accertate delle violazioni non esiteremo a impugnarle e sanzionare gli autori”. Come ad esempio già accaduto nel caso dei Gaia Esports, sanzionati di comune accordo con Riot Games con l’esclusione dal campionato. 

Nella giornata del 31 maggio, come ci è stato comunicato da fonti in nostro possesso, si è tenuta una riunione proprio tra Pg Esports e Webidoo Gaming successivamente alla mancata consegna del roster definitivo al 30 maggio. Al termine della riunione abbiamo ricevuto dai Webidoo una loro dichiarazione che avevamo richiesto già durante la mattinata e che vi riportiamo integralmente. “In sostanza sono cambiati i piani strategici e le finanze del gruppo non sono più sulle competizioni, almeno nel breve-medio periodo. Questo non ci ha permesso di farci trovare pronti con un roster adeguato alla competizione. Per cui non parteciperemo al Summer Split”. Da fonti a noi vicine Pg Esports sarebbe in questo momento alla ricerca di un team che possa sostituire i Webidoo nel Pg Nationals: il primo indiziato sono gli Enemi3s, team che ha vinto il Proving Grounds nello Spring Split.