Noie giudiziarie in vista per la società di produzione Rockstar Games. Tutta colpa della Pinkerton, agenzia presente sì all’interno del popolare videogioco Red Dead Redemption 2, ma esistente come “marchio” anche nel mondo reale con la Pinkerton Consulting & Investigations. O almeno così la pensa quest’ultima.

IL GIOCO – La Pinkerton National Detective Agency è un’agenzia di sicurezza privata e investigativa e una delle principali fazioni antagoniste presenti in Red Dead Redemption 2; i Pinkertons sono agenti privati spesso assunti dal governo degli Stati Uniti e da società private.

L’ACCUSA – Il loro ruolo di antagonisti nel videogioco ha indispettito la Pinkerton Consulting & Investigations che ha inviato una “cease and desist letter” a Rockstar Games e Take-Two Interactive, quella che nel linguaggio giudiziario statunitense si avvicina alla diffida dell’ordinamento italiano. L’Agenzia sostiene che “negli anni ‘70 dell’800 collaborò con le forze dell’ordine per catturare criminali famosi in tutto il Paese”. Difficile da digerire, quindi, l’essere accostati ai “cattivi” da Rockstar Games, per di più senza autorizzazione. Anche se poi la richiesta è “discutere una cifra forfettaria” per risolvere la controversia.

LA DIFESA – La miglior difesa è l’attacco, si dice. E allora ecco la controffensiva di Rockstar che risponde con una causa in tribunale federale, appellandosi al Primo Emendamento. La società di produzione sostiene che Red Dead Redemption 2 è un videogioco storicamente ambientato nel selvaggio West alla fine del 1800 e che i riferimenti storici sono intrecciati nel tessuto del gioco ad ogni livello”. Inoltre sostiene che” i Pinkerton non sono troppo presenti nel gioco: delle 106 missioni nel gioco di 60 ore, solo 10 hanno personaggi di Pinkerton”. Parola dunque alle carte legali.

L’ALTRA PINKERTON – Non è la prima volta che la Pinkerton compare in un videogame. L’agenzia infatti è anche il luogo di lavoro di Booker DeWitt, il protagonista del videogioco BioShock Infinite. Due spietati agenti Pinkerton erano comparsi anche nel primo capitolo di Red Dead Redemption. Ma l’agenzia stessa, o suo agenti, risultano spesso citati in film e anche in letteratura; una delle citazioni più longeve, ora rilanciata da un nuovo prodotto editoriale, è quella all’interno del fumetto Tex Willer, della Sergio Bonelli Editore.