Ci sono anche tantissime attività che si intrecciano con il settore degli esports tra quelle che Confesercenti vede particolarmente a rischio a causa dell’impatto del Coronavirus. Se la cancellazione o lo slittamento nel tempo di molti eventi ha portato ad un aumento dell’attività online, è vero che gli esports vivono anche proprio grazie agli eventi dal vivo, nei quali si crea un’atmosfera altrimenti impossibile da respirare.

L’emergenza Coronavirus tuttavia si prolunga, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato ieri sera l’estensione a tutto il nostro Paese delle misure restrittive già previste da domenica per la Lombardia e per alcune provincie del Veneto. “Abbiamo adottato una nuova decisione – ha dichiarato Conte – che si basa su un presupposto: tempo non ce n’è. I numeri ci dicono che stiamo avendo una crescita importante dei contagi, delle persone ricoverate in terapia intensiva e subintensiva e ahimè anche delle persone decedute. La nostre abitudini quindi vanno cambiate”.

Solo poche ore prima la presidente di Confesercenti, Patrizia De Luise, aveva richiamato l’attenzione sull’impatto del Coronavirus sull’economia di una dei settori più vicini a quello che quotidianamente seguiamo. Come ha riportato anche Gioconews se la ‘fase acuta’ dell’allarme da contagio dovesse durare fino ad aprile, secondo la stima di Confesercenti sarebbero a rischio 6,5 miliardi di consumi, interni e turistici, e 8 miliardi di Pil nel semestre.

Un impatto devastante sui consumi turistici (-5 miliardi) e interni (-1,5 miliardi); una riduzione di consumi che, assieme al calo degli investimenti, porterebbe alla perdita di 8 miliardi di euro di Pil (-0,3 percento) e alla possibile chiusura di 30mila imprese nei settori del turismo, del commercio, dei pubblici esercizi, dei servizi e dei trasporti.

“Stimiamo 2 miliardi di euro in meno di consumi per le imprese ricettive e 1,3 miliardi in meno per bar e ristoranti – riposta Confesercenti -, mentre per agenzie di viaggio e tour operator la perdita è di 342 milioni. Per i negozi il calo è di 748 milioni di euro, 586 per i trasporti. L’impatto è concentrato principalmente nelle regioni del nord e nelle città d’interesse turistico”. Per questo De Luise auspica l’attuazione di politiche che garantiscano la continuità delle attività economiche al di là dell’emergenza. “I 7,5 miliardi di euro in arrivo dal Governo – spiega – sono una risposta importante, ma potrebbero rilevarsi insufficienti se il trend dovesse continuare a lungo”. Tra le altre misure proposte da Confesercenti per salvare il settore vi è la sospensione delle rate dei finanziamenti, agevolazioni sul credito, uno stop adeguato al fisco e l’estensione degli ammortizzatori sociali a micro imprese e autonomi”.

Ecco nel dettaglio le stime di Confesercenti sulla perdita dei consumi per settore (milioni di euro, valori assoluti)
Servizi ricettivi -2.004
Di cui extralberghieri -361
Bar e ristoranti -1.309
Agenzie di viaggio e tour operator -342
Trasporti -586
Di cui noleggio mezzi -98
Spesa nei negozi -748