Dieci cose che non sai su…Tekken

È una delle saghe videoludiche più fortunate del mondo, con titoli talmente gettonati da aver contribuito al successo della console Sony. Stiamo parlando di Tekken, amatissimo picchiaduro 3D sviluppato e prodotto da Namco. Nato come gioco arcade, è stato convertito in videogame per PlayStation per la prima volta nel 1995. Tekken, che in italiano significa “Pugno di ferro”, è il nome del torneo di arti marziali a cui partecipano i protagonisti della saga, che ambiscono al titolo di “Re del torneo del Pugno di ferro”. Ecco dieci curiosità sul titolo della Namco:

1. Tekken è stato il primo gioco a superare un milione di vendite su PlayStation 1 (1995). Il gioco ha vinto un Guinness World Record per questo traguardo, e un secondo per essere stato il primo gioco da combattimento in 3D;
2. Tekken tradotto in inglese significa “Iron fist”. Tuttavia, Namco non era soddisfatta di questo nome per il lancio del titolo negli Stati Uniti: “Iron Fist” sembrava troppo banale e privo di originalità. Così, come dimostrano le immagini nel numero 65 di Electronic Gaming Monthly, per la sua release occidentale, Tekken si sarebbe dovuto chiamare Rave War. Fortunatamente Namco alla fine ha deciso di tenere il nome originale giapponese;
3. il vero boss finale di Tekken, versione console, non doveva essere Heihachi, ma un altro personaggio di nome Dragon Claw (chiamato anche Dragon Fighting Jack). Si trattava di un robot devastante, che poco prima dell’uscita del gioco fu scartato dagli sviluppatori, poiché troppo difficile da battere;
3. nell’intro del primo capitolo di Tekken si può vedere la faccia del lottatore di wrestling, King: inizialmente in lontananza di profilo e poi frontalmente, fino a quando non indossa la maschera. King non mostrerà mai più il suo volto in futuro, in nessun videogioco della serie;
4. Forest Law, lottatore che fa la sua prima apparizione in Tekken 3, nonché figlio di Marshall Law, è stato utilizzato per promuovere una bevanda svizzera a base di latte. Nella pubblicità il personaggio combatte e viene sconfitto con un perfect da una pericolosissima mucca di nome Lovely;
5. Heihachi è un personaggio giocabile nel videogame per PlayStation All-Stars Battle Royale. Il suo rivale in-game è Toro Inoue, la mascotte ufficiale di PlayStation Japan;
6. Anna Williams è sempre stata uno dei personaggi femminili più caratteristici del franchise Tekken, con il suo comportamento civettuolo, i costumi opulenti e la personalità modaiola. Nei primi Tekken la maggior parte dei personaggi aveva un solo costume. In Tekken 3, Anna ha conservato il suo elegante vestito di seta, ma le è stato anche regalato un nuovo abito: una tutina tigrata bianca e nera, con rifiniture in pelliccia. Il costume appare ancora nel Tekken Tag-Team Tournament, ma da Tekken 5 in poi non c’è più. Questo in seguito alle lamentele della PETA, secondo la quale la presenza della pelliccia nel gioco promuove la caccia di animali esotici in nome della moda;
7. nonostante abbiano accenti americani, Anna e Nina Williams sono in realtà irlandesi. Come ha spiegato in precedenza il produttore della saga, Harada-san, le due protagoniste nascondono le loro vere origini a causa della natura del loro lavoro da assassine;
8. in Tekken 3 il finale di Anna Williams su console, nella versione occidentale, è stato tagliato e censurato rispetto a quella giapponese. La scena in cui Nina toglie il reggiseno alla sorella è stata sostituita da una sequenza in cui Anna si allontana seguita da tre bei ragazzi;
9. Yoshimitsu è un personaggio noto soprattutto per la sua straordinaria abilità nel maneggiare la spada secondo lo stile Ninjutsu Manji, ma sapevate che anche lui è un gamer? A Yoshimitsu piace infatti frequentare le sale giochi del Giappone e odia chi non sa perdere ai videogame;
10. in Tekken 7 molti personaggi parlano la loro lingua natale. Questo vale sia per i vecchi personaggi, quindi quelli iconici della serie, sia per quelli nuovi.

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