EA Sports PGA Tour: la recensione del ritorno del golf di EA

Dopo diversi anni di assenza, Ea torna a digitalizzare i tornei e i green più importanti del golf globale.

Il golf sta vivendo una sorta di primavera iniziata poco prima della pandemia e che ora è in piena fioritura. Più persone che mai vogliono giocare, e questo ha portato alla resurrezione anche della scena competitiva che non ha mai avuto così tanti spettatori. EA Ha voluto cavalcare l’onda di questo rinascimento e ha fatto di tutto per riacquisire la licenza del PGA Tour, il circuito competitivo più prestigioso di questo sport, persa qualche anno fa. Per tutti coloro che non vogliono affrontare la pioggia, uscire di casa o che non sono riusciti a ritagliarsi un po’ di tee time, ecco che EA Sports PGA Tour diventa improvvisamente una piattaforma molto interessante per immergersi nelle atmosfere dei più prestigiosi campi da golf al mondo senza alzarsi dal divano. Qui vi raccontiamo tutti i retroscena che abbiamo scoperto in fase di anteprima, ora è arrivato il momento di recensire il gioco completo.

EA Sports PGA Tour: la recensione del ritorno del golf di EA

30 dei circuiti più importanti al mondo sono stati ricreati da zero in digitale usando il Frostbyte engine con un risultato che, su una grande tv e in full hd, si fa davvero notare. Le Azalee di Augusta e gli scogli di Pebble Beach non sono mai stati così belli in un videogioco. Come dice la licenza, poi, questo gioco è dove potrete vivere il vostro sogno di portare a casa la FedEx Cup perché potrete giocare a tutti i master più importanti del PGA Tour. C’è un sistema di carriera che possiamo ormai definire classico dei giochi sportivi che dai tornei professionistici più piccoli porterà il vostro golfista a partecipare (e forse vincere) la Fedex Cup in cui non mancano elementi simil RPG di scelta dell’equipaggiamento e di alcuni talenti con cui migliorare le prestazioni del proprio golfista.

L’esperienza di gioco è estremamente scalabile e questo ci è molto piaciuto. Certo, non si può semplificare questo titolo fino a ridurlo alla versione di Mario ma sicuramente si possono attivare molti aiuti per pensare solo alla traiettoria e alla mazza che si sta utilizzando. Per un’esperienza più simulativa, invece, potrete iniziare a disattivare le facilitazioni e aggiungere sempre più variabili fino ad arrivare a dover tirare tenendo conto del vento e di tutta una serie di altri fattori. Non essendo un gioco molto dinamico EA ha scelto di pompare la grafica all’inverosimile e questo crea dei bellissimi paesaggi ma, almeno su Xbox dove l’abbiamo provato, rende il passaggio da una schermata del menù all’altra molto lento. Lo stesso avviene quando deciderete di andare a personalizzare la vostra attrezzatura.

EA Sports PGA Tour: la recensione del ritorno del golf di EA

Il Golf ha le sue mode e i suoi designer di punta e molti, come il brand del rapper Macklemore Bogey Boys, hanno firmato delle partnership con EA per essere presenti nel suo nuovo videogioco. Purtroppo i lunghi tempi di caricamento per le personalizzazioni (che però dovrebbero ricevere un’aggiustata con la patch del day one) rendono quella che gli sviluppatori hanno pensato come una parte importante del gioco molto frustrante. Personalizzazioni a parte, i caricamenti di gioco e la generazione dei filmati tra un tiro e l’altro sono rapidissimi quindi quando sarete sul green non avrete di che preoccuparvi.

L’atmosfera che si respira in questo gioco vuole essere lussuosa, esclusiva e patinata e il trattamento grafico che gli sviluppatori hanno dato a questo PGA Tour riesce a comunicare molto bene queste sensazioni. L’erba rasata e lucente, i resort incredibili e il pubblico elegante fanno un ottimo lavoro di immersione per mettervi nei panni dei più bravi golfisti al mondo. Dal punto di vista tecnico ci siamo ritrovati tra le mani un gioco molto solido che non lascerà scontenti chi a golf ci ha giocato nel mondo reale ed è alla ricerca di un sostituto per le giornate di pioggia. Purtroppo, al contrario di molti altri simulatori, questo titolo non riesce a creare in digitale anche solo una parvenza di movimento attivo nello swing, solo un grande su e giù da fare con le levette per determinare la potenza di un colpo. Se tutti questi asset e questa struttura grafica venissero impiegati per un titolo per PSVR2 o per Meta Quest, però, ci ritroveremmo davanti all’esperienza simulativa golfistica per eccellenza.

EA Sports PGA Tour: la recensione del ritorno del golf di EA

In conclusione, EA Sports PGA Tour è un ottimo set di fondamenta per il golf simulato su cui EA non deve fare altro che costruire. Il master di Augusta è attualmente in corso e sappiamo che i risultati e l’attrezzatura usati in campo faranno la loro comparsa in game e potrete sfoggiarli nelle lobby online se prenotate il titolo prima dell’uscita. Chi gioca ed è alla ricerca di un sostituto per le giornate di pioggia o per quando non ha voglia di alzarsi dal divano troverà in questo titolo un eccellente surrogato dell’esperienza in campo. A chi è rimasto coinvolto nell’ondata di popolarità di questo sport e vorrebbe avvicinarcisi, invece, consigliamo di provare prima l’esperienza di persona, mazza alla mano, per avere un’impressione di ciò che il gioco sta cercando di ricreare. Solo dopo quel momento fondamentale, se la magia del golf vi ha rapito, potrete lanciarvi nella sfida della FedEx Cup digitale offerta da EA.