Il 2020 degli esports è stato martoriato da cancellazioni e rinvii dei suoi principali eventi a causa dei problemi di salute e sicurezza legati al Covid-19 ma ci sono stati anche alcuni segnali positivi come l’ingresso di molti nuovi brand all’interno della scena eSportiva. Dopo la cancellazione dell’IEM Katowice di Counter-Strike: Global Offensive (e di tutti gli altri grandi eventi dopo di lui) team, giocatori e aziende del settore si sono chiesti come sarebbero rimasti a galla una volta esauritesi le entrate del settore degli eventi. Quando gli organizzatori di tornei hanno iniziato a spostarsi online però, il pubblico è arrivato e con esso decine di nuove sponsorizzazioni hanno preso vita. Gli sponsor vecchi e nuovi hanno resistito alla tempesta, e mentre i soliti Razer, Logitech e Intel sono rimasti forti, un certo numero di nuovi marchi ha deciso di lanciarsi nella scena competitiva ottenendo un discreto successo. Ecco i 10 nuovi brand, e/o quelli che hanno fatto un aumento significativo dei propri investimenti, che sono approdati nel mondo delle sponsorizzazioni eSportive nel 2020.

10 – Levi’s

Levi’s, la società di abbigliamento americana nota per i suoi jeans, è entrata nel mondo degli eSport quando ha annunciato la sua partnership con NUEL, un organizzatore di eSport liceale con sede nel Regno Unito. L’accordo vedrà il logo di Levi’s posizionato sul sito web e sugli account dei social media di NUEL almeno per la stagione invernale 2020. La cosa interessante è che Levi’s è un marchio solitamente associato alla classe operaia e lavoratrice con spot pubblicitari che mostrano cowboy e contadini che indossano i jeans, ma negli ultimi 10 anni si è spostata più sull’abbigliamento casual. Nel 2013 la società ha acquistato i diritti di denominazione per lo stadio dei San Francisco 49ers della NFL in un accordo di 20 anni del valore di 220 milioni di dollari. Levi’s crede, come molti altri, che gli eSport stiano diventando una forma di intrattenimento tradizionale da aggiungere al proprio portafogli di sponsorizzazione.

9 – Duracell

Duracell ed Energizer combattono da sempre per la supremazia nel mercato delle batterie ma i modi e i luoghi di sponsorizzazione delle due aziende non potrebbero essere più diversi. Energizer sembra essersi attaccato agli sport tradizionali, mentre Duracell ha pensato di entrare nello spazio degli eSport già dal 2015 quando ha sponsorizzato il Duracell Longest Lasting Tournament, un torneo di Madden NFL che ha visto il vincitore ricevere i biglietti per il Super Bowl. Ora, Duracell è tornata con il calcio videogiocato perché lo scorso dicembre è diventata lo sponsor della squadra degli Ellevens Esports, un’organizzazione con sede nel Regno Unito di proprietà del giocatore del Tottenham Gareth Bale. Questo accordo ha visto i due riunirsi per creare un kit di sponsorizzazione che vedrà il logo della società di batterie sulle maglie virtuali di Ellevens Esports all’interno di Fifa 21.

8 – Chupa Chups

Quando ti associ a una squadra che ha marchi come Nike, Versus Gamers, Drift e altri, sai di essere sulla strada giusta. Lo scorso aprile, i Vodafone Giants, un’organizzazione di eSport spagnola, hanno firmato una partnership con Chupa Chups, un produttore di dolciumi e lecca-lecca. Chupa Chups stava cercando nuove strade con cui raggiungere nuovi spettatori e ha portato a casa una grande vittoria con questa partnership. Fondati nel 2008, i Giants schierano squadre professionistiche in Call of Duty, Rocket League, FIFA, Fortnite, Rainbow Six Siege e Valorant. Giants, Team Heretics e G2 Esports sono le tre organizzazioni di eSport più famose in Spagna e raggiungere un accordo con una di esse è il primo passo per ottenere un punto d’appoggio come sponsor non solo nella regione, ma anche a livello globale.

7 – Babyel

Uno dei temi principali di questo elenco è che le aziende non hanno necessariamente bisogno di ottenere sponsor in tutto il mondo per essere prese in considerazione. Un’azienda come Babybel, un marchio di snack al formaggio di proprietà di Le Groupe Bel, può ottenere una vittoria anche associandosi a una potenza regionale come Team Heretics. Il team Heretics ha preso d’assalto il 2020 diventando molto competitivo in Fortnite, Counter-Strike: Global Offensive, Rainbow Six: Siege e Valorant. Mentre sembra che gli Heretics abbiano abbandonato il loro team di CS: GO, l’organizzazione sta cercando di puntare tutto su Valorant. Babybel si è unita ad aziende come adidas, Logitech, GFUEL, KFC e altre in partnership con Heretics.

6 – TD Bank

Era lo scorso agosto quando TD Bank è entrata nello spazio di sponsorizzazione degli eSport, annunciando che era diventata la banca ufficiale della squadra della Overwatch League di Overactive Media, i Toronto Defiant. TD ha aggiunto al suo portafoglio anche l’altra squadra canadese di Overwatch, i Vancouver Titans, a novembre per diventare la banca ufficiale di entrambe le organizzazioni di eSport. TD è ora associato a entrambe le squadre ufficiali dell’Overwatch canadese di un campionato che continua a prosperare.

5 – La Marina degli Stati Uniti

Era solo questione di tempo. I dati demografici per i giocatori di videogiochi ed eSport si adattano naturalmente agli sforzi di reclutamento delle forze armate degli Stati Uniti. Infatti, quando la Marina ha rilasciato un comunicato in cui dichiarava che stava spostando oltre il 97% del suo budget pubblicitario nello spazio digitale, il momento era arrivato. La Marina è andata all in nello spazio pubblicitario degli eSport sponsorizzando numerosi eventi e tornei e firmando degli accordi con Twitch, ESL e il canale di notizie eSport DBLTP. Non solo, la Marina ha anche stretto una partnership con Evil Geniuses che ha visto una serie di contenuti creata attorno alla formazione del team Navy CS: GO e su come sarebbe stato addestrato da EG.

Per quanto riguarda il suo accordo con ESL, la Marina è diventata lo sponsor di presentazione al DreamHack Anaheim e ha avuto una presenza molto numerosa all’evento. Nonostante le forze armate siano presenti nell’ecosistema degli eSport da diversi anni, la quantità di denaro che la US Navy e i Marines statunitensi hanno investito negli eSport in qualità di sponsor nel 2020 è stata significativamente maggiore rispetto all’anno precedente.

4 – Ortopedica Rothman

La medicina degli eSport, i diritti dei media, il passaggio dagli eventi dal vivo a quelli online e la sostenibilità dell’ecosistema sono stati i temi principali negli eSport per il 2020. Rothman Orthopaedics, che ha collaborato con i Philadelphia Fusion della Overwatch League, ha firmato un accordo quinquennale che vedrà i giocatori ricevere cure mediche, sia attive che preventive, per aiutare la squadra ad affrontare lesioni come polsi slogati, schiena rigida o persino tunnel carpale. Questo ha messo i Fusion nello stesso piano di trattamenti che Rothman ha con la maggior parte delle squadre sportive di Filadelfia, inclusi gli Eagles (NFL) e i Phillies (MLB). Rothman sta facendo tutte le mosse giuste e sta aggiungendo una nuova voce per sostenere i propri affari. Sebbene non sia piacevole vedere persone ferite o contuse, Rothman può dire che cura alcuni dei giocatori di eSport migliori al mondo e che quelle persone che giocano a una scrivania con un computer o in un campo da baseball ora avranno un posto dove andare con persone che possono fornirgli cure adeguate.

3 – Getty Images

Getty Images ha collaborato con Riot Games lo scorso anno per diventare il provider di fotografie ufficiale per gli eventi di eSport globali di League of Legends fino al 2024. Questo è stato il secondo accordo stipulato da Getty Images nel 2020 poiché la società ha anche annunciato una partnership con la W Series Esports League, una competizione di sim racing per sole donne. Questa mossa mette in contatto Getty Images con una fascia demografica completamente nuova che non utilizza l’agenzia o l’archivio per scopi accademici o giornalistici. Far arrivare le proprie foto a un pubblico così nuovo e allo stesso tempo aggiungere gli eSport al proprio portafoglio è una mossa molto efficace per garantire la crescita di una delle agenzie fotografiche più prestigiose al mondo.

2 – IBM

IBM ha fatto notizia quando lo scorso ottobre ha annunciato che la società multinazionale americana di tecnologia e consulenza avrebbe fatto il suo primo ingresso negli eSport collaborando con Activision Blizzard e la sua Overwatch League. Secondo Adam Stern dello Sports Business Journal, IBM è entrata a far parte del campionato come partner di intelligenza artificiale, cloud e analisi con il compito di migliorare il modo in cui il campionato può mostrare le statistiche creando un nuovo sistema di classificazione delle squadre. L’arrivo di IBM nello spazio degli eSport è una grande vittoria per i videogiochi competitivi perché dimostra il coinvolgimento delle grandi aziende di tecnologia in un settore di intrattenimento che mai prima avevano considerato.

1 – BMW

Quando BMW e cinque delle organizzazioni di eSport più famose al mondo hanno fatto un annuncio congiunto sulla loro partnership collettiva, la pubblicità negli eSport non è più stata la stessa. L’iniziativa #UnitedInRivalry che ha visto l’incontro di T1, G2 Esports, Cloud9, Fnatic e Fun-Plus Phoenix e si è guadagnata il titolo di sponsorizzazione n. 1 del 2020. Sebbene la BMW non sia nuova agli eSport, questa attivazione ha visto il produttore tedesco di automobili di lusso raggiungere cinque organizzazioni che spesso competono l’una contro l’altra, che si tratti di League of Legends, CS: GO, Valorant o altri eSport. Vedere i modelli di auto BMW nelle livree di queste attivazioni di organizzazioni è stato sicuramente uno spettacolo indimenticabile. Una mossa intelligente da parte di BMW che ha affiancato il suo nome ai titani dell’eSport mondiale. L’attivazione ha coinvolto tutte le principali piattaforme social come Instagram, Twitter, Facebook, WeChat e altri e l’azienda ha avuto un enorme successo. Se le fonti sono corrette, la casa bavarese cercherà di fare ancora di più nel 2021.