È l’ennesima vittoria di Cristo. No, non l’altissimo, seppur sempre di un profeta si tratti anche se l’ambito è molto più terreno: coach Cristofaro “Cristo” Di Maggio ha conquistato ieri il suo quarto titolo personale al PG Nationals di League of Legends su sei edizioni disputate con tre squadre differenti. E per la prima volta ha portato il trofeo ai Samsung Morning Stars, andatici vicinissimi già nello Spring 2019 quando, avanti 2-0, si fecero rimontare e sconfiggere dai Campus Party Sparks guidati proprio da coach Cristo. Su di lui hanno voluto puntare in modo convinto e deciso in questo 2020, costruendogli attorno la squadra desiderata, o quasi. Nello Spring Split non è stato possibile riuscire a ottenere l’intera lista della spesa: l’arrivo di Guubi, dopo un primo contatto, non si è concretizzato, così come l’arrivo di un jungler d’esperienza con lo stile che meglio si adattasse a quello di Cristo. Nemmeno il midlaner corrispondeva al profilo ricercato ma nonostante le tante difficoltà in regular season, con una serie di cinque sconfitte consecutive, gli SMS avevano raggiunto la semifinale playoff riuscendo a incantare tifosi e appassionati in una epica Best of 5 contro gli YDN, poi campioni dello split.

 

Per il Summer Split la dirigenza dei Morning Stars ha cercato di accontentare ancora di più le richieste di Cristo. Rimangono Click, support del team e già vincitore di un PG Nationals ma da jungler (unico italiano a vincere due titoli in due ruoli diversi), e Stenbosse, toplaner che fin dal suo arrivo in Italia ha fatto immediatamente innamorare giocatori e addetti ai lavori. Arriva finalmente il danese Guubi insieme all’esordiente, almeno per l’Italia, Knighter, suo connazionale, a cui si aggiunge il lituano Eckas (premiato come MVP della finale), ex Outplayed a lungo cercato da Cristo. Tutto li indica come favoriti numero uno per la lotta al titolo insieme ai Cyberground che, secondo molti rumor, sembra stiano costruendo un roster all’altezza degli SMS. Poi irrompono nella scena i Mkers: tre quinti di un roster che ha già vinto il PGNATS (sotto Cristo, tra l’altro), il midlaner Zwyroo che arriva dalle esperienze in Spagna e Polonia e la stella Edward, ex Gambit Gaming e Unicorns of Love, più volte qualificato ai mondiali di League of Legends e attuale leggenda vivente della scena competitiva. Gli occhi di tutti, o quasi, sono per loro, così come i pronostici: “Hanno già il titolo in tasca”. Eppure durante l’intero campionato non brillano mai: sembrano fare semplicemente il compitino ma tuttavia è sufficiente per perdere appena due partite, vincerne dodici e chiudere primi la regular season. Facendo addirittura meglio degli YDN dello Spring, dominatori dello split precedente.

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Gli SMS non si curano di ciò che fanno i Mkers. Proseguono dritti per la loro strada, chiudono 10-4 in seconda posizione e attendono impazientemente i playoff. Cristo sa che nelle serie prolungate possono giocarsi le loro carte migliori. Il cammino nel Winner Bracket del tabellone playoff è netto: 3-1 sui Racoon, 3-1 sui Mkers. I loro potenziali avversari diretti, invece, vincono a fatica contro gli Outplayed 3-2 per poi perdere, come anticipato, contro gli SMS. Il team non è mai stato una vera squadra, fatta principalmente di grandissime individualità e poco più. Sufficienti in campionato, inefficienti nelle Best of 5: le sinergie si sfaldano definitivamente contro i Racoon, le strategie sono inesistenti nonostante l’arrivo di Marcello “Ferakton” Passuti come coach per sostituire il silurato Dmitry “Moo” Sukhanov. A nulla vale il titolo di MVP dello Split per Zwyroo, magra consolazione a una stagione che sarebbe dovuta terminare diversamente. Ancora una volta i procioni d’Italia, quando si pensa che non possano sorprenderti più di quanto già fatto, riescono a trovare ancora le energie per fare e dare di più: per i Racoon è la seconda finale del PG Nationals, la seconda consecutiva in un 2020 da incorniciare. E poco importa che anche nel Summer non è arrivata la vittoria: perché la finale significa approdo all’European Masters, la Champions League europea di League of Legends. Solo i Campus Party Sparks c’erano riusciti, arrivando all’EUMasters da vincitori di entrambi gli split 2019. Anche qui, come per gli SMS, gran parte del merito è da conferire al coaching staff con due nomi su tutti: il coach russo Roman “Dressed2Kill” Lanskoy e il Team Manager Andrea “Korax” Planamente che hanno saputo costruire tra loro una sinergia che poche organizzazioni possono vantare. 

EddieNoise e Moonboy, i due caster per la finale

E la finale? La finale è andata esattamente come uno split fa. I Samsung Morning Stars hanno impersonato gli YDN dominando nei game vinti e complicando enormemente la vittoria ai Racoon nel Game 2. Quattro game, per il 3-1 finale SMS, di altissimo livello competitivo che hanno sancito la superiorità non tanto individuale dei singoli giocatori, né tantomeno della preparazione alla finale, quanto dell’esecuzione corale delle strategie da utilizzare sulla Landa. Gli SMS si sono mossi sempre, anche nei momenti di difficoltà, come un corpo unico, sinuoso e sinergico, una singola entità composta da più elementi. Troppe le sbavature dei singoli nei Racoon, così come le distrazioni che li hanno condannati alla seconda sconfitta consecutiva. Chi esce ancora più deluso da questa finale è probabilmente Riccardo “Rharesh” Tata, botlaner dei Racoon alla sua quinta finale consecutiva negli ultimi cinque tornei disputati sul territorio italiano tra ESL Vodafone Championship, PG Nationals e Red Bull Factions. Tutte perse per un totale di sei nell’arco della sua carriera. L’unica vittoria di un trofeo risale ormai all’ESL Italia Championship 2016, all’epoca del Team Element, squadra in cui militava un certo Zhiqiang “Shad0w” Zhao, oggi ai Mad Lions nell’LEC, la massima lega continentale. 

Eckas è l’MVP della finale

I Samsung Morning chiudono una stagione pazzesca a livello di trofei italiani, vincendo il PG Nationals sia su Rainbow Six Siege che su League of Legends: impresa mai riuscita a nessuno da quando le due competizioni esistono. E adesso si aprono per la prima volta le porte dell’Europa con coach Cristo chiamato a cancellare i brutti ricordi che l’European Masters comporta: una sola vittoria per lui negli otto game disputati, senza mai passare il girone. Ma così come per Rharesh le maledizioni, prima o poi, vanno spezzate. Ed è ciò che Cristo tenterà di fare con anche il plauso di importanti esponenti della scena europea. L’ultimo a esporsi è stato il giocatore polacco Mathias “Szygenda” Jensen, toplaner per gli AGO ROGUE: intervistato da Megalodontus, figura di spicco tra i reporter indipendenti europei, si è detto convinto che gli SMS potranno essere la sorpresa del prossimo EUMasters tra le regioni minori. L’attesa sarà lunga, come anche il riposo: la data d’inizio non è ancora definita ma è plausibile ipotizzare fine agosto o inizio settembre come possibilità concreta.