L’industria del videogioco quest’anno ha assistito a una crescita senza precedenti. Ad alimentare questa crescita è stata sicuramente la crisi sanitaria, anche il progresso tecnologico, che ha proposto al mercato giochi sempre più complessi e affascinanti, ha dato il suo contributo. Viene da chiedersi ora: come finirà questo 2020? E’ possibile che, ora che anche tutti gli altri mercati stanno prendendo le contromisure reagendo al Covid-19, le grandi aziende videoludiche abbiano già ottenuto il massimo dei risultati possibili? Se alcuni analisti mostrano preoccupazione, per altri il futuro è ancora da scoprire, tra ulteriori sviluppi tecnologici e nuovi modelli di business che includono anche gli esports.

 

La crescita degli ultimi mesi per l’industria del gaming è palese. Analizzando un dato, quello del ritorno sull’investimento (ROI), si scopre che i numeri sono più che positivi per tutte le principali società. I dati presentati da Buy Shares indicano che le cinque aziende con le migliori cinque performance hanno registrato un Roi medio del 101,33% dall’inizio dell’anno. Stando ai dati presentati a registrare il guadagno più alto è stata la Sea Limited, società con sede a Singapore che gestisce piattaforme online e mobile di servizi per gaming e intrattenimento digitale (ma anche e-commerce e servizi finanziari digitali) che ha sino ad ora registrato un ROI del 286,27%. Un numero straordinario (che da solo alza la media) e che è pari al triplo del Roi dell’azienda che occupa la seconda posizione, la cinese Bilibili, che attualmente registra un 99,52%. Al terzo posto troviamo Game Stop, che ha avuto il terzo rendimento più alto, con un 48,81%, seguita da Nintendo, con un ROI del 37,02%. Il gigante cinese dell’intrattenimento Tencent Holdings, nonostante la mazzata subita dal blocco imposto dal governo indiano a Pubg, ha registrato il quinto ROI più alto con il 35,05%.

Il ROI, ritorno sull’investimento, è una misura delle prestazioni di un’azienda che valuta l’efficienza dell’investimento (o degli investimenti) effettuati dalla stessa, commisurando il valore dell’investimento con l’ammontare del suo rendimento. Sempre dai dati riportati da The Buy Shares possiamo rilevare che un ROI elevato è una costante di molte altre aziende del settore, da Activision Blizzard (33,50%) a Take-Two Interactive Software (31,18%), passando per SciPlay Corporation (26,51%), Electronic Arts (20,24%) e Sony (5,40%). Questo dato, soprattutto riguardando alle prime aziende di cui abbiamo parlato, è sicuramente impressionante, gonfiato dagli effetti della pandemia sulla vita di miliardi di persone al mondo, ma nel contempo, proprio il fatto che sia legato in qualche modo al Covid-19, preoccupa alcuni analisti.

La domanda principale che i mercati azionari ora si fanno è se queste aziende finiranno l’anno in rialzo oppure, dopo aver registrato mesi da record, subiranno una flessione mentre il resto del mercato azionario continua a riprendersi dalla pandemia. Insomma, Sea Lmt & co. potrebbero aver raggiunto l’apice ed ora, per loro, potrebbe esserci un futuro di crescita lenta, stagnante o, secondo alcuni, addirittura una discesa.

Guardando il settore da una prospettiva diversa, tuttavia, il prossimo futuro, per le aziende legate al gaming, potrebbe invece riservare altre sorprese. Occorre considerare innanzitutto che i risultati dell’ultimo periodo sono legati non solo ad una mancanza di alternative per il pubblico, che ha spianato la strada all’intrattenimento videoludico, ma anche a innovazioni tecnologiche che ha contribuito a innescare la crescita nel settore dei giochi.

Sono soprattutto due le tecnologie, che già conosciamo, e che potrebbero stimolare per l’industria videoludica lo sbocciare di una nuova primavera: le nuove reti 5G e la realtà virtuale e la realtà aumentata. Una rete più stabile e veloce stimolerà lo sviluppo di servizi di streaming di videogiochi. E i miglioramenti nella tecnologia della realtà virtuale, della realtà aumentata, anche legati all’implementazione del 5G, consentiranno a ogni console (ma non dimentichiamo il settore mobile) di includere funzionalità AR / VR. Secondo alcuni sarà il cloud gaming a giocare un ruolo chiave nella crescita del settore, eliminando la necessità di hardware, di cavi e di installazioni.

Insomma, la combinazione di queste tecnologie è destinata ad aumentare il numero di consumatori interessati al gioco elettronico, una platea che considerando i videogiocatori occasionali già conta un numero impressionante, di quasi 3 miliardi di persone. Una maggiore e migliore disponibilità di gioco potrebbe aumentare il numero di persone che provano questo passatempo, facendo anche lievitare i tempi di gioco.

Oltre al progresso tecnologico l’industria dei videogiochi sta subendo anche profondi cambiamenti in quelli che sono i suoi modelli di business. Pensiamo, ad esempio, alle microtransazioni, ai servizi in abbonamento, e non da ultimi agli esports, un approccio al gioco che appare in crescita continua. Tutti elementi che promettono a tutto il settore margini molto elevati, e che rendono quindi i titoli legati al mondo del gaming molto molto attraenti per un gran numero di investitori.

Un’altra considerazione è legata al fatto che ora, utilizzando gli elementi elencati qui sopra, la maggior parte delle aziende videoludiche può generare entrate tutto l’anno. Se in passato la maggior parte dei publisher faceva affidamento sulle grandi uscite, sperando che l’interesse per il nuovo titolo durasse anche per il resto dell’anno, ora non è più così. Per di più la digitalizzazione ha ridotto in modo consistente i costi di distribuzione fornendo alle aziende un altro elemento per massimizzare i ricavi.

Insomma, se il presente dell’industria del gaming è roseo, il futuro potrebbe esserlo ancora di più. C’è ancora molto potenziale di crescita, legato soprattutto alle nuove tecnologie e nuove forme di business che renderanno le aziende (almeno quelle che sapranno sfruttare queste opportunità) flessibili e in grado di adattarsi alla richiesta di intrattenimento dei consumatori. Rimane, come in ogni altro settore, il rischio di imprevisti che potrebbero influire sui prezzi delle azioni, ma ad oggi l’impressione è che la domanda globale di gioco continuerà a crescere. La crescita degli smartphone e dei giochi mobile attirerà ancora più giocatori, e l’ingresso di nuovi nomi nel settore del gaming (basti pensare all’interesse mostrato da Amazon) non potrà far altro che stimolare la concorrenza e la crescita, aumentando l’offerta per i consumatori e le opportunità per gli investitori.