La stagione non è ancora terminata ma arrivano già i primi cambi in LEC: protagonisti gli Astralis, ultimi in questo Spring Split.

Ad appena poche ore dalla conclusione della regular season dello Spring Split dell’LEC – League of Legends European Championship, la più importante competizione continentale del Moba targato Riot Games, gli Astralis hanno annunciato di aver rescisso il contratto con due dei giocatori titolari di questo split: il toplaner Matti “Whiteknight” Sormunen e il support Hampus Mikael “Promisq” Abrahamsson.

Lo Spring Split

Gli Astralis hanno chiuso lo Spring Split all’ultimo posto con appena tre vittorie e quindici sconfitte. Nonostante si siano tolte alcune soddisfazioni superando prima i Rogue e poi i Fnatic, rispettivamente primi e secondi della classe, il team danese non è riuscito a ottenere né l’accesso ai playoff né una buona posizione in classifica. L’aspetto più importante riguarda però la prestazione qualitativa: a parte alcuni picchi, gli Astralis sono sempre stati passivi, in attesa delle mosse degli avversari e quasi mai propositivi, lasciandosi trasportare nel ritmo della partita dalle scelte strategiche nemiche. Un modello tattico di tipo adattativo che non ha tuttavia pagato.

Matti “Whiteknight” Sormunen, da oggi ex-toplaner degli Astralis

Il 2021 degli Astralis

Gli Astralis avevano iniziato il proprio percorso su League of Legends nel 2019 sotto lo storico brand Origen, prima di decidere nel 2021 di utilizzare quello universalmente riconosciuto e associato in particolare alla scena competitiva di Counter-Strike: GO. Gli Astralis, nonostante il nono posto, tra lo Spring e il Summer 2021 avevano deciso di mantenere lo stesso identico roster, all’interno del quale era già stato sostituito in realtà il midlaner Nukeduck con il nuovo arrivato Magifelix. Il settimo posto, a un passo dai playoff, aveva probabilmente illuso la società che nel 2022 sarebbe potuta arriva la consacrazione definitiva, ottenendo invece un decimo e ultimo posto.

Whiteknight e Promisq

“Whiteknight e Promisq hanno fatto parte in modo importante della nostra realtà, accompagnando gli Astralis nella nostra prima vera avventura su League of Legends nell’ultimo anno e mezzo”, ha raccontato la società nel comunicato ufficiale. “Li ringraziamo per il loro contributo e la loro dedizione alla nostra causa e gli auguriamo il meglio per il futuro.” Entrambi avevano un contratto ancora in essere e lontano dalla scadenza: quello di Whiteknight sarebbe terminato a novembre 2022 mentre Promisq avrebbe proseguito per un altro anno ancora. L’addio di Promisq, da molti additato come non più qualitativamente a livello per una competizione come l’LEC, non stupisce; ha invece colpito quello di Whiteknight, un altro veterano della scena competitiva ma mai apparso realmente come una delle problematiche principali del roster. Entrambi i giocatori avranno da oggi la possibilità di ascoltare liberamente le proposte di eventuali team interessati.

Il futuro

Gli Astralis hanno comunicato che i dettagli per il Summer Split verranno rivelati non appena avranno novità concrete ma è chiaro che dietro le quinte la società danese sia già all’opera per costruire un roster che possa competere in LEC. L’aspetto più urgente da sistemare è probabilmente ridurre l’età media, tra le più alte del torneo: escludendo il midlaner Dajor, classe 2003, gli altri quattro titolari del roster sono tre ‘96 con Promisq addirittura del ‘94, per un’età media di 26,5 anni. È vero che la tendenza ultimamente su League of Legends è di non porsi troppi limiti di età ma qui, forse, si esagera, soprattutto se consideriamo che ci sono tantissimi giovani pronti e su cui poter investire.