Alcune società di gioco considerano gli esport come gli sport tradizionali, aprendo quindi le giocate su questo tipo di eventi ma senza investire per promuovere le loro attività nei confronti dei millennial e della cosiddetta “generazione Z”. Il risultato, è che gli sviluppi su questo settore sono ancora timidi con alcuni bookmaker che hanno già perso il treno degli esports. E’ questa l’analisi di Pavol Krasnovsky, Amministratore delegato e co-fondatore di RTSmunity – la società di statistiche e analidi dei dati specializzata nel settore degli eSports e sul betting exchange – intervistato da Yogonet.com per parlare proprio degli sviluppi nel rapporto tra scommesse e sport elettronici.

Già prima della pandemia, la società ha visto gli scommettitori tradizionali passare alle scommesse sugli esport, in particolare attraverso la modalità exchange, offerta da bookmaker come Betfair, dove il volume è aumentato di oltre dieci volte, spiega Krasnovsky. La stessa tendenza al rialzo è stata confermata ed enfatizzata nell’ultimo periodo, principalmente a causa della chiusura dei principali eventi sportivi durante il lockdown, col risultato che i principali campionati di esport si stanno rapidamente spostando da eventi offline a eventi online.

L’esperto fa tuttavia notare che non esiste ancora un “punto di svolta” nel settore delle scommesse sugli sport elettronici sottolineando la necessità di ulteriori caratteristiche di trasparenza per i giocatori. Con un forte impegno per il contrasto del matchfixing. “Penso che alcune grandi compagnie di scommesse abbiano appena perso il treno con gli esports“, afferma tuttavia Krasnovsky. “Hanno sempre considerato gli sport come gli sport tradizionali, quindi non hanno investito denaro per promuovere gli sport per i millennial e la Gen Z, e penso che gli sport tradizionali non siano sufficienti per essere competitivi sul mercato”. Osservando che anche i bookmaker dedicati agli esport, basano la loro attività si basa su un approccio tradizionale, con siti molto simili a quelli di scommesse tradizionali, senza capire le differenze di target.

Krasnovsky ritiene quindi che ci sia ancora un “enorme spazio per l’innovazione” sul mercato delle scommesse sugli esports. “Le loro caratteristiche non sono sufficienti per attirare nuovi scommettitori verso gli esports, perché questi vogliono qualcosa di nuovo, diverso. Quindi non c’è oggi un grande punto di svolta nel mercato delle scommesse“. Sebbene riconosca che per gli esport è difficile competere contro sport tradizionali come il tennis, poiché la maggior parte degli utenti comprende gli sport tradizionali meglio e più facilmente, ritiene che gli esports diventeranno il miglior prodotto di acquisizione, specialmente per i nuovi clienti.