Secondo varie indiscrezioni la Corea del Sud sarebbe pronta a ospitare nuovamente un evento internazionale di League of Legends.

L’attuale situazione pandemica sembrava poter condannare League of Legends a un altro anno di assenza per il Mid-Season Invitational, il secondo evento internazionale più importante della scena competitiva del Moba targato Riot Games che si disputa a metà stagione, tra i due split primaverili ed estivi delle varie leghe continentali. La totale mancanza di notizie riguardanti l’MSI, insieme ai dettagli già presenti sul prossimo mondiale americano con tutte le location già previste, faceva presagire la possibilità che l’evento non si disputasse come già accaduto nel 2020 in piena emergenza da Covid19. Invece secondo quanto riportato da DotEsports per prima e da Upcomer successivamente Riot Games sarebbe pronta ad annunciare la Corea del Sud come sede del prossimo MSI, torneo che porterà le migliori 12 squadre al mondo a competere per il titolo.

Gli studi di League of Legends a Seoul

Prima volta

Sarebbe la prima volta che la Corea del Sud ospita il Mid-Season Invitational, oltre a essere il primo evento internazionale che il paese ospiterà dal 2018, anno in cui vennero disputati i mondiali di League of Legends, conclusi con la vittoria dei cinesi Invictus Gaming sugli europei Fnatic. La Corea è rimasta l’unica grande regione a non aver ospitato un MSI: sia Nord America che Europa che Cina hanno infatti avuto tale onore e onere, l’ultimo il Vecchio Continente che nel 2021 ha portato la competizione tra i vulcani islandesi a Reykjavik, città che avrebbe poi ospitato anche i mondiali con la vittoria finale degli EDward Gaming contro i Damwon Kia.

Nessuna certezza, ancora

Nonostante le varie indiscrezioni non è ancora certo che l’MSI venga effettivamente disputato in Corea a causa della situazione pandemica globale. Organizzare un evento di tale portata, incluso il trasferimento di giocatori, staff e dipendenti in un paese che negli ultimi due anni ha sofferto pesantemente l’emergenza sanitaria e continua ancora oggi a sperimentare casi, seppur in via decisamente più lieve. L’LCK, il campionato coreano, ha persino ripreso gli eventi dal vivo con i giocatori, pubblico incluso, nonostante alcune squadre abbiano avuto giocatori contagiati e siano dovute ricorrere a vari sostituti. 

I Sentinels, vincitori del Masters Reykjavik 2021 di Valorant

Valorant torna in Islanda

Mentre League of Legends sembra direzionato a tornare in Corea del Sud, l’esports internazionale di Valorant potrebbe invece fare nuovamente visita all’Islanda. L’account cinese su Weibo di Valorant avrebbe infatti anticipato la decisione di Riot Games di disputare il primo torneo internazionale del 2022 dal 10 al 24 aprile in Islanda. Il Valorant Masters, il primo dei due a cui assisteremo durante l’anno, tornerebbe così nella terra dei vulcani come già accaduto per il Masters II Reykjavik nel 2021 con i migliori 12 team al mondo pronti a partecipare. Diversamente dall’MSI di League of Legends, il Masters di Valorant non mette in palio esclusivamente il titolo ma anche punti circuito validi per la qualificazione ai Champions, il mondiale di fine stagione. Il vincitore del Masters, inoltre, otterrà il pass diretto senza doversi conquistare un posto nella propria regione. La novità è rappresentata dalla potenziale presenza del pubblico: secondo quanto comunicato infatti “portare Valorant a un evento dal vivo è una priorità assoluta”.