Mettiamo i puntini sulle “i”. E Una sottolineatura sulla “s”. Non con la penna rossa, però. Si, perché la nomenclatura che abbiamo scelto per trattare la materia degli sport elettronici, lo avete visto, è: eSports. Con la “esse” finale. Pure la maiuscola al centro, che non guasta. Anzi, al contrario, ci aiuta a evidenziare la composizione di due parole per generarne una a sé stante, secondo la definizione inglese di sport elettronici. Alcuni, tempo fa, indicavano questa nascente disciplina ludo-sportiva come: “gli sport con la e”, forse anche scimmiottando un po’ la materia. E noi, oggi, rilanciamo anche in questo: parlando di sport con la “e”, ma pure con la “s”. Ma affrontando la materia con grande serietà e tutto il rispetto che merita. Provando anche (e impegnandoci molto su questo punto) a dare dignità a un settore che rappresenta uno dei più dirompenti fenomeni della new economy e del nostro tempo. Da qui il rigore a cui ricorriamo anche nella terminologia e nel lessico in generale, dichiarando e condividendo la licenza a cui abbiamo scelto di far ricorso per denominare questa testata e per indicare la disciplina in generale.

Anche se la nostra grammatica vorrebbe gli inglesismi lasciati al singolare senza ricorrere ad alcuna declinazione – suggerendo quindi, nel nostro caso, di utilizzare la parola “esport”- la scelta che abbiamo fatto, da parte nostra, dopo varie elucubrazioni e infinite riflessioni, è stata quella di ricorrere alla terminologia originale, utilizzando quindi la forma anglosassone di “eSports” che è quella genericamente impiegata all’estero. Per dare maggiore internazionalità al nostro progetto e per evitare – almeno una volta – quella fastidiosa situazione tipica del nostro paese che vede ribattezzare o modificare parole universalmente riconosciute creando definizioni riconoscibili unicamente all’interno della Penisola, ma diverse dal resto del mondo. Per quanto ci riguarda, dunque, andrebbero addirittura evitate le altre forme che si possono individuare in rete (come “esport” o “e-sport”), utilizzando in maniera universale il termine eSports. E non siamo certo gli unici a pensarla così, probabilmente, visto che molte testate generaliste che hanno approcciato questo settore, lo hanno fatto creando sezioni o pagine – digitali o cartacee – indicate come “eSports” (le statistiche dei principali motori di ricerca, peraltro, rivelano come le maggiori richieste sul web siano riferite al termine esports, anche in Italia).

Ma se proprio la vogliamo dire tutta, la licenza che ci siamo presi non è neppure una forzatura, con la facoltà che ci viene concessa anche da raffinati linguisti come quelli dell’Accademia della Crusca che sul tema dei “forestierismi” concedono qualche eccezione. Che ben si confà al nostro caso: “Si tratta di considerare, di volta in volta – scrivono gli Accademici – se il forestierismo che intendiamo utilizzare sia acquisito stabilmente e da tempo nell’italiano e in questo caso possiamo lasciarlo invariato, o se invece sia un neologismo recente o un termine fortemente specialistico e allora è consigliabile utilizzare il plurale della lingua d’origine”. E cosa c’è di più recente è fortemente specialistico degli sport elettronici? Quindi, buona la “s”, e non solo la “e”. Adesso lasciamo soltanto che venga chiarito, e con certezza, che è corretto anche parlare di “sport”, riferendoci a questa materia: e a quel punto sì che avremo davvero chiuso il cerchio, oltre ad aver completato l’analisi grammaticale e questa semplice ricerca etimologica. Intanto, parliamo di eSports. In tutti i sensi.