L’Arabia Saudita prosegue nel suo obiettivo di diventare tra i principali hub: nel 2024 ospiterà i World Esports Championship.

L’Iesf – International Esports Federation ha annunciato, al termine dell’edizione 2023 disputata a Iasi, in Romania, che i World Esports Championship del prossimo anno si disputeranno in Arabia Saudita. La città ospitante non è ancora stata rivelata ma la notizia ha già fatto il giro del mondo: l’Arabia Saudita conferma la propria volontà di diventare uno degli hub mondiali di riferimento per gli esports. 

I collegamenti con i sauditi

La scelta dell’Arabia Saudita non appare quindi casuale, anzi. A giugno, come riportato in precedenza, il principe Faisal bin Bandar bin Sultan Al Saud, membro della famiglia reale e presidente della Saudi Esports Federation, era stato eletto Vice-presidente proprio dell’International Esports Federation che organizza i mondiali. I World Esports Championship sono un torneo globale per nazioni, lanciato nel 2009.

La scelta dell’Arabia Saudita come prossima sede arriva inoltre dopo il successo del mega evento del Gamers8 che per tutto giugno e luglio ha ospitato diversi tornei competitivi con un montepremi totale di 45 milioni di dollari, di cui 15 erano riservati a Dota 2. Inoltre è doveroso ricordare che il Fondo Sovrano Saudita, legato alla famiglia reale, possiede tramite il Savvy Games Group l’Esl Faceit Group, il più importante tournament organizer al mondo.

Si può parlare di Esportswashing?

Nonostante la notizia non abbia sorpreso gli addetti al settore, il “problema” Arabia Saudita rimane. L’esports sta continuando a legarsi a doppio filo con un paese in cui non vengono rispettati i diritti minimi dell’uomo e personali, senza dimenticare i diritti delle donne e della community Lgbtqai+. Alcuni esponenti del settore hanno descritto l’operazione saudita come “esportswashing”: ovvero il tentativo di ripulire la propria immagine globale tramite, in questo caso, gli esports.

I World Esports Championship di Iasi non hanno in realtà entusiasmato, ben lontani dal prestigio di altri eventi. Nonostante fossero presenti titoli come Dota 2, eFootball, Tekken 7, Mobile Legends: Bang Bang e Pubg Mobile, l’evento ha registrato appena 13.600 spettatori di picco per il torneo open di Counter-Strike e 15.300 per quello femminile. 21.800, invece, per Dota 2, mentre a fare la voce da padrone è stato Mobile Legends con un picco di 700.000 spettatori.