Due anni di attività sono stati sufficienti per il team spagnolo Movistar per decidere la chiusura del canale eSports. Nessuna crisi all’orizzonte, ma piuttosto l’ombra lunga della superpotenza Netflix, che ha stretto un accordo con Movistar per proporre i contenuti eSports attraverso la sua piattaforma. Nulla andrà a inficiare le altre iniziative di Movistar, le competizioni del team Movistar Riders e il centro eSports di Madrid.

IL CANALE MOVISTAR – Movistar, azienda di telefonia di proprietà della spagnola Telefónica, oltre che in Spagna è attiva anche in Ameria Latina. Il lancio del canale televisivo dedicato agli eSports, in lingua spagnola, era stato deciso in concomitanza con l’avvio del team Movistar Riders, con l’idea di presentarsi come “uno dei principali attori in quello che è già lo sport del 21° secolo”. Dopo l’apertura del canale tv è arrivata anche la partnership con ESL Spagna, quindi l’apertura del centro dedicato agli eSports a Madrid .

ALTRI OBIETTIVI – Ora la decisione di chiudere il canale. Probabilmente è diventato troppo oneroso per Movistar produrre contenuti in proprio, da qui l’accordo con Netflix. Nel frattempo, tutti i contenuti di Movistar eSports saranno comunque disponibili o su richiesta o, in alternativa, tramite altri canali Movistar, come ad esempio il canale sportivo #Vamos. Movistar intanto si sposta su altri obiettivi, visto che di recente ha sponsorizzato le Finali di Championship Series di League of Legends, l’estate scorsa a Madrid, ha lanciato una linea di abbigliamento con il rivenditore spagnolo Pull & Bear.