Alphama

Una vita da giramondo. Potremmo descrivere così gli ultimi anni della carriera di Léo “Alphama” Robine. Un passato in Europa per il player francese di Rainbow Six. Supremacy, LeStream Esport e successivamente Giants Gaming. Queste le sue tappe principali nel Vecchio Continente, dove Alphama ha disputato due fasi finali della Pro League ed un Six Invitational.

La sliding door della sua carriera, però, è proprio la Finale Pro League della Stagione 10. All’appello mancano sia i G2 che i Team Empire. In quegli anni i due roster avevano dominato la scena, lasciando le briciole agli avversari, ma non erano riusciti a qualificarsi per le finali di Tokoname. Tutti i favori del pronostico erano per NaVi e Giants Gaming, che sulla carta avrebbero dovuto giocarsi il titolo in finale. Sorprendentemente, i Giants cadono al primo turno contro gli Aerowolf.

E’ arrivato il momento di cambiare. Il rapporto con i suoi vecchi compagni di squadra si interrompe bruscamente e qui comincia una nuova avventura. Alla fine del 2019, infatti, Alphama si trasferisce negli Stati Uniti sotto gli eUnited. A causa di problemi con il visto, il giocatore francese è dovuto entrare in corsa nella Stagione 11 della ESL Pro League. Un avventura, nel complesso, positiva a livello personale. Un po’ meno per quanto riguarda i risultati di squadra, visti i due settimi posti tra Pro League e North American League.

Ora, invece, Alphama è atteso da una nuova sfida con i Fnatic. Le voci di un suo ritorno in Europa, sponda Vitality, si erano fatte sempre più insistenti. Voci che ovviamente non hanno trovato conferma. Per lui ora si prospetta una nuova avventura in APAC e, soprattutto, un nuovo record. Alphama, infatti, sarà il primo giocatore professionista di Rainbow Six a giocare in tre regioni internazionali. E dopo le avventure tra LeStream Esport e Giants Gaming, ai Fnatic ritroverà suo ex allenatore Laurent “Crapelle” Patriarche.

“Non mi aspettavo – le parole di Alphama ai microfoni di Siege.GG – che l’offerta dei Fnatic arrivasse così presto. Eppure, alla fine di novembre, mi hanno subito cercato. Mi sono subito reso conto che la mia crescita come giocatore in Nord America mi aveva messo in una posizione ancora migliore per unirmi alla loro organizzazione. Sin dalla prima chiamata, c’è stata subito sintonia con lo staff”.

Resta da capire, intanto, quando il player ex LeStream Esport potrà raggiungere i suoi nuovi compagni di squadra vista la pandemia ancora in atto con tutte le restrizioni del caso e chi sarà, eventualmente, a fargli spazio nel roster.