Due settimane di sospensione: è quanto PG Esports e Riot Games avrebbero deciso di comminare come sanzione a Lauri “Endz” Tarkus, botlaner degli YDN Gamers. Secondo fonti vicine all’organizzazione si sarebbe così conclusa l’investigazione partita subito dopo la fine della regular season su segnalazione degli altri team, dubbiosi sull’integrità della competizione dopo le inaspettate batoste subite dagli YDN nell’ultima settimana di campionato. La squadra neo-promossa aveva infatti ottenuto 11 vittorie nelle prime 11 partite disputate, salvo poi perdere contro Racoon, Cyberground Gaming e Samsung Morning Stars nelle ultime tre, quando ormai il primo posto e la qualificazione diretta alla semifinale erano sicuri.

Pertanto la direzione di gara aveva ritenuto opportuno scavare a fondo per comprendere se si fosse realmente trattato di una semplice brutta settimana o se ci fossero motivazioni riconducibili a comportamenti illegittimi che potessero pregiudicare la correttezza del campionato. Oggi, a quasi due settimane di distanza, dopo aver sentito insieme a Riot Games i vari giocatori degli YDN e il coaching staff, tutti separatamente, PG Esports avrebbe chiuso l’investigazione arrivando alla conclusione di squalificare Endz, il botlaner titolare, per due settimane: il giocatore estone, in Italia ormai da diverso tempo e rientrante tra i Local Player (non risultante quindi come straniero nel conteggio del roster), avrebbe scommesso per sua stessa ammissione su alcune partite dell’LCS, la lega nordamericana di League of Legends, diversi mesi fa. Una pratica vietata dai regolamenti competitivi di Riot Games che il giocatore ignorava, ipotizzando che il divieto di scommesse fosse limitato alle varie European Regional League, compresa la propria.

La ragione che si cela dietro la sospensione è pertanto differente da qualsiasi ipotesi fatta in precedenza. Se da un lato scagiona in toto gli YDN e i propri giocatori da comportamenti scorretti durante il PG Nationals, archiviando qualsiasi accusa in tal senso, dall’altra priverà la squadra di uno dei migliori giocatori del campionato, nonché già vincitore di due titoli italiani: lo Spring Split 2018 con il Team Forge e lo Spring Split 2019 con i Campus Party Sparks. La sospensione di due settimane a partire dal 16 marzo arriva infatti fino al 30 marzo, periodo in cui rientra la finale del 29 contro i Racoon.

Una situazione che diventa indubbiamente complicata per gli YDN da affrontare, chiamati a fare i salti mortali per presentare un team competitivo nonostante l’assenza del loro giocatore più iconico. La formazione più probabile vedrebbe la promozione a titolare di Occlumats per la corsia superiore, già protagonista durante il Promotion Tournament, piuttosto che di Gine, il cui posto in giungla è già ottimamente occupato da Tabasko. A questo punto si aprono due scenari: uno tra Gabbo e Phantomles dovrebbe cambiare corsia, muovendosi verso quella inferiore dove ad aspettare l’uno o l’altro ci sarà il support Cospect. Vista la maggiore similitudine tra midlaner e botlaner sarebbe più auspicabile vedere lo svedese scendere in botlane con Gabbo migrare verso la midlane.

Per i Racoon si prospetta così un’occasione d’oro per vincere il primo trofeo nazionale della loro storia. Alla prima finale assoluta, avranno l’opportunità di affrontare degli YND in condizioni precarie, rimanendo tuttavia un’avversario da non sottovalutare: soprattutto considerata l’enorme preparazione del coach Ferakton che saprà esattamente come studiare le giuste contromosse per fermare i procioni e limitare i danni. 

Un ulteriore aspetto che andrebbe invece considerato è la potenziale rivendicazione dei Samsung Morning Stars, qualora la sanzione di Endz fosse confermata. L’aspetto più importante riguarda le tempistiche della decisione presa: la notizia dell’investigazione è stata rivelata su queste pagine il 5 marzo, ben una settimana prima della semifinale tra YDN e SMS, terminata 3-2 per i primi. È chiaro che se la decisione fosse stata presa in quei sette giorni gli SMS avrebbero avuto maggiori chance di passare il turno, mentre ora guarderanno una finale da spettatori orfana di un giocatore importante. Forse la decisione sarebbe potuta essere presa in tempi più brevi al fine di garantire l’uniformità delle sfide ma è altrettanto vero che la giustizia ha dei tempi ben precisi ed è necessario chiarire ogni singolo aspetto prima di giungere a una conclusione: soprattutto se riguarda la squalifica di un giocatore.