Jaime “Karma” Bickford, capitana delle G2 Luna, è stata a lungo contraria ai campionati femminili. La giocatrice lo ha rivelato durante lo streaming del giovedì con la conduttrice di Twitch, Melissah Yang, sorprendendo tutti.

Karma ha spiegato che, all’inizio della sua carriera, anche lei ha dovuto affrontare la mancanza di rispetto da parte degli altri giocatori della scena esports. Nonostante ciò, ha deciso di farsi strada in un mondo prettamente maschile, di dimostrare le sue doti e la sua bravura. Non voleva che gli altri pensassero che il suo genere avesse un peso in quello che stava facendo, dal punto di vista del gioco, decisionale e dei compagni di squadra. Voleva dimostrare di poter essere la migliore, proprio come tutti gli altri, e a prescindere dal suo genere. Era convinta che, se c’era riuscita lei, anche le altre avrebbero potuto seguire il suo esempio.

Un approccio, questo, che ora reputa sbagliato, tanto da portarla a rivalutare l’importanza degli esports femminili. Karma ha raccontato che, potendo, non rifarebbe mai ciò che ha fatto all’inizio della carriera: «Seguendo una strada meno battuta, ti farai più male», ha spiegato durante lo streaming con Melissah Yang. Lei, per esempio, ha dovuto sopportare giocatori che le dicevano di essere a disagio con lei nella squadra, anche se le cose andavano bene. E sostiene che le donne debbano affrontare resistenze di tutti i tipi: voce, aspetto, aspettative di genere, cordialità. Tutto viene passato al microscopio. Se a ciò si aggiunge un ambiente ipercompetitivo nel quale sono in gioco denaro e carriera, la situazione, a suo avviso, diventa quasi impossibile.

Anche per questo oggi è a favore dei campionati femminili, che offrono alle donne uno spazio per essere competitive e sviluppare capacità e talento. «Anche se, all’inizio, ci sarà un ampio divario di competenze, col tempo questo dovrebbe attenuarsi», ha dichiarato a proposito dei circuiti femminili. Karma spera che le donne che emergenti sulla scena abbiano ciò che lei non ha avuto all’inizio della sua carriera: uno spazio in cui sentirsi a proprio agio, condividere e dimostrare che sono capaci di competere e vincere. Anche per questo è fiera di essere la capitana delle G2 Luna, un’organizzazione che, a suo avviso, ha fatto grandi passi avanti per supportare le giocatrici e gli esports in generale. D’altronde, come ha commentato Karma, «Le cose che stiamo affrontando negli esports non sono solo questioni legate agli esports, sono questioni sociali e globali».