Newbee

Una notizia anticipata negli scorsi mesi, ma che in questi giorni ha assunto i crismi dell’ufficialità e inevitabilmente ha scosso il mondo esports. I Newbee di Dota 2 e l’intero roster sono stati permanentemente sospesi da qualsiasi evento organizzato da Valve. I motivi dietro questa decisione sono piuttosto gravi. Sulla testa dei giocatori cinesi, infatti, pende un’accusa (poi confermata, ndr) di match fixing.

Una prima sanzione in realtà era arrivata in estate, quando gli organizzatori cinesi avevano estromesso i Newbee da ogni competizione a carattere nazionale. In seguito, invece, è toccato alla casa produttrice confermare quella che negli ultimi giorni del 2020 era una semplice indiscrezione. Niente da fare per Xu “Moogy” Han, Yin “Aq” Rui, Wen “Wizard” Lipeng, Yan “Waixi” Chao, Zeng “Faith” Hongda. Davanti all’evidenza, il quintetto non è riuscito a difendersi in nessun modo.

La sospensione è arrivata dopo una lunga indagine. Sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti sono finiti i match dello scorso maggio durante la DPL-CDA Professional League Season 1 contro Keen Gaming e Sparking Arrow Gaming. Le due sconfitte, con avversari nettamente più deboli, hanno destato qualche dubbio. E al termine delle indagini, il vaso di Pandora è stato scoperchiato, confermando un giro di scommesse messo in piedi dagli stessi componenti del roster per un tornaconto economico personale. Situazione che ha portato alla squalifica prima in ambito nazionale e successivamente in quello internazionale.

Purtroppo, quello dei Newbee di Dota 2 non è un caso isolato. La pratica del match fixing, vista l’ascesa del mondo esports, non dovrebbe sorprendere più di tanto. Del resto, lo sappiamo tutti, i soldi fanno gola sia ai giocatori che alle organizzazioni criminali stesse che possono sfruttare a proprio vantaggio le debolezze di alcuni individui. Le scommesse sugli sport elettronici hanno ormai raggiunto un livello di interesse notevole da parte di tutti gli attori coinvolti. Cominciare a fare una campagna di sensibilizzazione sul problema, come già avviene negli sport tradizionali, potrebbe aiutare tutti a combattere questa piaga.