Mkers

La strada per il Six Invitational 2021 è ancora lunga, ma i Mkers vogliono giocarsi le loro carte. Dopo aver superato brillantemente l’Open Qualifier, mandando al tappeto squadre quotate come Granit Gaming e LaLoosance, i ragazzi terribili guidati da coach Torok proveranno a farsi strada anche nel Qualifier Playoff. L’ostacolo da superare è tutt’altro che agevole. I Mkers, infatti, dovranno fare i conti con i Rogue.

Nessuna vittoria nell’ultimo stage di European League e una discesa inevitabile verso gli inferi delle Relegation. L’ultimo scorcio di questo 2020 ha ridimensionato e non poco i Rogue, che sulla carta restano comunque una delle squadre più forti a livello europeo. A pesare nell’economia di una seconda parte di stagione disastrosa c’è stata sicuramente la squalifica per match-fixing di AceeZ. L’obiettivo, dunque, è quello di salvare il salvabile e una qualificazione al prossimo Invitational di Rainbow Six sarebbe oro colato per Korey e compagni.

I Mkers, invece, proveranno ad approcciarsi alla contesa con l’incoscienza di chi non ha pressioni. L’addio di Sloppy non ha scombussolato gli equilibri, anche perché Aqui si è definitivamente consacrato come uno dei migliori player del panorama competitivo italiano di Siege. La vera forza di questa squadra, però, non è solo nei singoli giocatori. Il quintetto italiano ha dimostrato di saper giocare bene di squadra e questa differenza si nota soprattutto al cospetto di squadre più organizzate, a prescindere dagli ottimi risultati portati a casa durante il PG Nationals. Del resto, la vera prova del nove è in Europa. Lì dove tutti i nostri roster, compresi i Mkers del passato, hanno fatto un po’ fatica ad imporsi. Sasha, Scatto, Aqui, Gemini e l’ultimo arrivato Lollo sembrano avere qualcosa in più. L’ottimo lavoro svolto da Torok dietro le quinte, poi, non passa certamente inosservato.

Con questo, ovviamente, non vogliamo ridimensionare la forza di una squadra come i Rogue che per anni è stata ai vertici delle competizioni mondiali di Rainbow Six Siege. I favori del pronostico sono ancora tutti per loro e il margine per un’impresa è davvero minimo, ma i Mkers stanno dimostrando a tutti che con il duro lavoro e l’ambizione i risultati possono arrivare. E non solo in Italia, dove è un po’ più semplice farsi strada.