Dave Player fonda eTeam Brit, una squadra di simracing per piloti virtuali affetti da disabilità sia psicologica che fisica. La scuderia virtuale è già pronta a partecipare a diverse competizioni di iRacing. Dave, ex ingegnere reale (prestò servizio dal 1993 al 1998) fu costretto a lasciato l’esercito a causa di un grave infortunio che gli procurò una lesione spinale. Da allora ha lavorato a lungo con aziende legate allo sport e al turismo, convinto che il suo infortunio non dovesse impedirli di raggiungere i suoi obiettivi.

Siamo entusiasti di questa sezione del nostro team che apre alle porte del motorsport ai piloti disabili – ha dichiarato Dave, fondatore del team –. Un gran numero di piloti di corse di successo inizia l’allenamento proprio dal simracing o usando simulatori, quindi questo è il modo perfetto per i conducenti disabili: possono provare senza rischi un’attività che magari pensavano di non essere in grado di fare. Siamo aperti anche a nuovi debuttanti, pronti ad aiutarli verso una nuova ed eccitante carriera in pista”.

Attualmente l’eTeam Brit è composto da 4 simdriver, il più giovane dei quali è Alain Day (27 anni), affetto da autismo. Con lui ci sono il 31enne Ben Warren, nato con un’anomalia della colonna vertebrale e del bacino e il 32enne Aaron D’Mellow, con problemi alla colonna vertebrale, e infine Anthony Beck (53 anni), costretto a muoversi su una sedia a rotelle. Il mondo del simracing si dimostra aperto e attento alle esigenze di chi ha una disabilità. Ricordiamo che proprio qualche mese fa, con una nuova invenzione che facilita la guida dei piloti disabili, la giovane start up 3DRap di Mercogliano, in provincia di Avellino, ha vinto il premio Lamarck, riservato alle giovani aziende italiane più promettenti.