Alla costante ricerca di un nuovo e più giovane pubblico la Formula 1 compie un altro importante passo avanti. Qualche mese fa il capo della scuderia Ferrari, Maurizio Arrivabene, aveva dichiarato che oramai non sono le altre monoposto i veri competitor, ma che i veri “nemici” da battere sono le PlayStation, intese come “settore videoludico”. Così, dopo aver aperto alle discussioni e alle votazioni via social, strumento precedentemente mal digerito dall’ex boss del circus Bernie Ecclestone, e aver creato il proprio campionato esport con la presenza di tutte le dieci scuderie ufficiali, la massima serie dell’automoblismo che da decenni affascina intere generazioni ha annunciato una svolta epocale: il prossimo Gran Premio del Messico sarà interamente trasmesso gratuitamente su Twitch, la piattaforma nata per i gamer e i content creator che sempre più si sta aprendo a nuovi orizzonti.

L’accordo non prevede solamente la diretta del Gran Premio del 27 ottobre ma l’intera sessione di prove libere e di qualifiche: in sostanza il weekend di motori dal venerdì alla domenica. Alla trasmissione saranno inoltre aggiunti elementi di interattività che avranno l’obiettivo di coinvolgere ulteriormente gli spettatori, presumibilmente di più giovane età rispetto agli abituè della televisione: alcune sessioni saranno infatti co-trasmesse da influencer del mondo del gaming, mentre in altre occasioni sarà possibile fare previsioni sui successivi 10 minuti della gara, ottenendo un punteggio che permetterà di essere inseriti nella classifica a schermo.

Perché adesso? Il Gran Premio del Messico ha un’importanza mediatica fondamentale: potrebbe essere il circuito che regalerebbe a Lewis Hamilton, attualmente primo in classifica, il suo sesto mondiale qualora riuscisse a conquistare almeno 14 punti sul suo diretto rivale e compagno di squadra, il finlandese Valtteri Bottas. Esattamente come accaduto negli ultimi due anni: sia nel 2017 che nel 2018 Hamilton ha coronato il sogno mondiale proprio a Città del Messico. Motivo in più per aspettarsi un’importate risposta dal pubblico, anche quello più giovane.

Un’opportunità che tuttavia non potremo seguire in Italia. La diretta su Twitch sarà disponibile solo in sei paesi: Germania, Lussemburgo, Svizzera, Danimarca, Norvegia e Svezia, escludendo di fatto alcune tra le nazioni che più di tutte contribuiscono a fornire un numero significativo di spettatori. Sarebbe difficile d’altronde ottenere il via libera per questa iniziativa anche in Italia con Sky che detiene i diritti di trasmissione su tutte le piattaforme grazie alla presenza dei servizi SkyGo e NowTV, pensati proprio per l’on demand e il mobile. Lasciarsi scavalcare da una piattaforma streaming e soprattutto gratuita non è certo l’obiettivo di Sky anche se, inevitabilmente, prima o poi dovrà affrontare la questione: perché Twitch è ormai diventato un concorrente diretto.