Giovanni Malagò inaugura un tavolo di lavoro al Coni dedicato a Sport virtuali e simulati: l’evoluzione dell’esports in Italia deve passare anche per le istituzioni.

Il salone d’onore del Coni è situato nell’edificio H del grande complesso romano del Foro Italico, dove la storia e l’innovazione si sono unite in occasione del convegno organizzato dal Comitato Promotore esport relativamente a Sport virtuali e simulati. Tra università dello Sport e il bellissimo Stadio dei Marmi c’è spazio anche per i videogiochi, un tempo assoluti nemici dell’attività fisica, in quanto ritenuti un’attività sedentaria, nel 2022 diventano 01 dopo l’annuncio dell’Olympic Sport Week.

Dopo le “prove generali” tenutesi durante le Olimpiadi di Yokyo, dove gli Sport Simulati hanno esordito come disciplina dimostrativa tramite gare disputate dagli atleti in modalità online, cioè da casa, Parigi 2024 ospiterà dal vivo i migliori sportivi virtuali. 

Grazie al lavoro del Comitato Promotore, il Coni si appresta quindi ad entrare nel mondo dei videogiochi competitivi anche se, come affermato nel corso del convegno organizzato dal Comitato Promotore E-sports Italia, la distinzione con gli esport è netta. Da una parte quindi ci sono i videogiochi a cui i vari sport possono essere ricondotti e sui cui i tesserati delle varie federazioni possono organizzare attività, dall’altra parte della barricata rimarranno comunque gli esports più popolari come League of Legends o CSGO, non certo simili ad alcuna attività sportiva.

Il convegno è stato presieduto da Giovanni Malagò, presidente del Coni, accanto a Luca Pancalli, presidente del comitato Paralimpico, Gianfranco Ravà e Daniele Di Lorenzo, vice presidenti del Comitato Promotore e Giancarlo Guarino, membro del consiglio direttivo. 

La strategia del Coni è stata svelata, quindi, ed è rappresentata dalla creazione di una Federazione di servizio, come quella degli arbitri o dei cronometristi, utile ad aiutare le altre federazioni nello sviluppo del settore virtuale a loro associato.

Durante il convegno, dopo aver introdotto gli ospiti ed illustrato dove porteranno i prossimi passi, è stata la volta di provare con mano, anzi con joypad, alcune delle discipline che saranno futuro teatro di competizioni, nazionali e internazionali. Michele Del Grosso di Go Kart Experience, insieme a Luigi Maggi, presidente di Federscacchi hanno mostrato alcune possibili applicazioni e aiuti che gli strumenti digitali possono portare al mondo dello sport mentre Paolo di Mauro, advisor del comitato, ha illustrato più in profondità alcuni degli eventi che il Coni intende organizzare sul territorio con il popolare gioco di basket Nba 2K (anche se all’incontro mancava proprio la Federazione Basket).

Dal primo convegno tenutosi nel 2017, sempre all’interno del Coni, le istituzioni italiane sembrano sicuramente aver assimilato il significato dei videogiochi competitivi e le potenzialità di un mezzo in continua evoluzione. L’idea che la fruizione degli stessi sia però finalizzata al supportare l’attività sportiva reale è tuttora ben radicata sia nel Comitato che nelle parole degli esponenti del Coni.