Nonostante l’accoppiata donne ed esports sia una realtà sempre più concreta, c’è ancora chi la considera un ossimoro. Il sessismo è sempre stato presente nel settore, a volte in maniera conclamata, altre in maniera strisciante. Basti pensare che per proteggersi da insulti e offese durante le partite, molte giocatrici preferiscono nascondersi dietro ad avatar o nickname maschili. Per questo Esportsmag.it ha pensato di avviare una rubrica specifica, Donne ed esports, utile per affrontare questi temi senza relegarli a qualche articoletto in occasione dell’8 marzo.

Tax Credit. Per il 2022 il Ministro Franceschini ha previsto 11 milioni di euro, più del doppio rispetto al 2021. Una battaglia portata avanti da Iidea, associazione di categoria del mondo videoludico (e esports) italiano che fin dal primo momento aveva ritenuto insufficienti i 5 milioni previsti nel 2021 per la Tax Credit sui videogiochi. La Tax Credit è uno strumento che permette agli sviluppatori ed editori italiani di videogames di vedere riconosciuto il credito d’imposta del 25% sui costi di produzione, una sorta di leva economica che permetterebbe di sbloccare addirittura fino a 44 milioni di euro di investimenti secondo le ultime stime di Iidea relative alla nuova somma stanziata.

Esl e Qualcomm stanno unendo le forze per rivoluzionare il mondo degli eSports mobile, portando la competizione videoludica nelle tasche dei giocatori di tutto il mondo. Con la nascita della Snapdragon Pro Series prenderà il via un ecosistema globale di eSports mobile, con tornei in Nord America, Europa, Medio Oriente, Cina, Nord Africa e Asia-Pacifica. La Snapdragon Pro Series lancerà una competizione esports mobile a livello globale, che culminerà in un epico evento finale dal vivo.

Un’indagine alla Camera ha ricostruito la qualificazione giuridica dei rapporti tra creatori, anche gamer, e piattaforme, lasciando spazio a un codice Ateco specifico per la categoria. La Commissione XI – Lavoro pubblico e privato della Camera dei deputati approva il documento conclusivo dell’indagine conoscitiva sui lavoratori che svolgono attività di creazione di contenuti digitali. Nelle 31 pagine, redatte dopo aver analizzato il settore della cosiddetta Creator economy negli scorsi mesi, si è voluto “ricostruire la qualificazione giuridica del rapporto di lavoro intercorrente tra creatori e piattaforme, al fine di individuare possibili interventi volti ad assicurare ai creatori adeguate forme di tutela”.

Alberto Naska ha iniziato sui simulatori e ne va fiero. Ci sono piloti che si vantano di essere cresciuti sui Kart, dimenticandosi di menzionare le centinaia di migliaia di euro che mamma e papà hanno dovuto tirare fuori, ma non Naska per cui “il motorsport è nel mio dna, ma sono cresciuto in una famiglia che viveva sotto la soglia della povertà”. Qui trovate il racconto del pomeriggio trascorso a Merbag, presso uno dei concessionari Mercedes più grandi d’Italia, per la presentazione delle auto su cui correrà nel 2022.

È una delle otto donne che fanno parte della squadra di governo, Fabiana Dadone. Dopo essere stata ministro della Pubblica amministrazione nel governo Conte II, poco più di un anno fa è stata nominata da Mario Draghi ministro per le Politiche giovanili. Una carica che sta portando avanti con coraggio e intraprendenza, qualità che l’hanno avvicinata ai giovani, con i quali ha sempre cercato un dialogo, anche a costo di utilizzare strumenti, e temi, ancora troppo spesso atipici per la politica, come le piattaforme social network e i videogiochi. In una lunga intervista pubblicata nel numero di marzo della rivista Gioconews in occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna (e sul sito Gioconews.it) il ministro ha parlato molto di esports. Riportiamo alcuni stralci dell’intervista dove Fabiana Dadone cita specificamente il valore del videogioco competitivo.